Elezioni Europee: Confcommercio incontra la politica

Elezioni Europee: Confcommercio incontra la politica

In vista delle elezioni dell'8 e 9 giugno, il Consiglio Generale di Confcommercio ha ospitato i candidati alle elezioni europee per ascoltare le loro proposte e i programmi dei partiti. 

DateFormat

14 maggio 2024

In vista delle elezioni europee, il Consiglio Generale di Confcommercio, riunito in seduta permanente e formato da circa 70 presidenti in rappresentanza delle oltre 650 mila imprese associate, dei territori e delle federazioni del sistema confederale, ha incontrato i leader dei principali partiti con l’obiettivo di proseguire e rafforzare il dialogo con le forze politiche e ascoltare le proposte, i programmi, le idee dei partiti che si candidano a formare il nuovo Parlamento europeo.

 

Di seguito l'indice degli interventi:

La giornata è iniziata con la partecipazione del segretario di Azione, Carlo Calenda e successivamente con l'intervento di Emma Bonino di Più Europa. L'apertura, come da tradizione, è stata affidata al presidente di Confcommercio Carlo Sangalli.

Sangalli: "Costruire un ecosistema favorevole per le imprese"

"In questa tornata elettorale - ha detto Sangalli - c'è in gioco quell'Unione europea che deve costituire, sempre di più, un fattore essenziale per la stabilità politico-economica, per la qualità della vita dei cittadini e per lo sviluppo sostenibile". Sangalli ha ricordato che Confcommercio ha elaborato un documento dal titolo "per un'Europa competitiva e sostenibile" (guarda il link in pdf) con le richieste e le proposte per sostenere la crescita delle imprese. "Con il documento proposto vogliamo presentare le nostre analisi e le nostre proposte sui temi che riteniamo strategici per le nostre imprese, quelle del commercio, dei servizi, del turismo e della cultura, dei trasporti e della logistica, delle professioni". Rivolgendosi a Calenda, Sangalli ha osservato che "anche tra le priorità del vostro programma non mancano proposte che vanno in questa direzione". "Mi riferisco, in particolare, all’armonizzazione fiscale per evitare la nascita di paradisi fiscali all’interno dell’Unione, all’impegno nella revisione delle norme sulle case green e nella riforma del mercato elettrico con un maggior sostegno alle tecnologie a bassa emissione, incluso il nucleare pulito. Infine, nella vostra agenda europea c’è anche la necessità del rilancio del pilastro sociale, con politiche e investimenti per la formazione e per l’accesso delle donne al mercato del lavoro, così come la necessità di destinare maggiori risorse all’istruzione e alla cultura".

Calenda: "Programma in 10 punti e candidati competenti"

"Noi non facciamo la campagna elettorale in luoghi chiusi ma nelle piazze e rispondiamo alle domande della gente". Così ha iniziato il suo intervento il segretario di Azione, Carlo Calenda davanti al Consiglio Generale di Confcommercio. "In Ue l'Italia manda politici a fine carriera, ma l'Europa non funziona così, è molto tecnica, noi abbiamo deciso di fare una cosa normale: un programma in dieci punti e candidati competenti" e che "sono in grado di portare avanti i dossier" ha sottolineato Calenda parlando della lista Azione-Siamo europei.

"Quello che manca in Ue, manca spesso per colpa nostra ma non è sempre dell'Italia la colpa anche se noi in Europa prendiamo i dossier quando arrivano alla fine, invece di governarli dall'inizio e questo perchè il governo si esprime sulle questioni solo quando diventano cronaca", ha aggiunto. "Per raggiungere i target ambientali al 2030, non diciamo quelli al 2050, dovremmo vendere in Italia un milione di auto elettriche e questo produce normative di incentivazione sbagliate. Noi oggi abbiamo il parco circolante più vecchio d’Europa, ma c’è una soglia di ingresso nell’elettrico che impedisce a chi ha una auto vecchia di spendere 30mila euro per prenderne una elettrica”.

"Abbiamo parlato di economia circolare allo sfinimento e abbiamo fatto tanto su questo. Ma in concreto con le nuove norme sul packaging noi domani dovremmo impacchettare l’insalata nei supermercati un chilo e mezzo alla volta. Ce lo vedete un supermercato? Siamo tutti salutisti, ma non credo a questo livello”. Parlando di rinnovabili e di target, il segretario di Azione ha poi sottolineato la necessità di "investire anche sul nucleare, non di prossima generazione, ma anche di questa generazione. Dobbiamo riaprire il Mes sanitario che vale 36-38 miliardi e per questo noi abbiamo candidato Alessio D’Amato".

Sangalli: "Necessaria una governance più efficace e trasparente"

Introducendo l'intervento di Emma Bonino, il presidente Sangalli ha parlato della riforma della governance dell’Ue, "che anche tu Emma hai richiamo in un articolo su La Stampa del dicembre scorso. Mi limito al processo decisionale, che deve essere più efficace e trasparente, soprattutto in vista di un possibile allargamento dell’Unione. A partire dal sistema di voto in seno al Consiglio con l’ampliamento della maggioranza qualificata e al compiuto diritto di iniziativa legislativa del Parlamento europeo". Sangalli ha quindi parlato del Next Generation EU "che aiuterà i Paesi membri a finanziare riforme e investimenti fino al 2026. Dopo questa data, come sappiamo, le regole rinnovate del Patto di Stabilità e Crescita richiederanno una maggiore disciplina di bilancio, che va fin d’ora impostata". "Per gli investimenti in beni pubblici europei, come la digitalizzazione e la difesa comune ad esempio, l’UE dovrà, dunque, valutare l’adozione di un bilancio comune potenziato, con capacità di debito, come per il Next Generation EU, e adeguata capacità fiscale. Del resto proprio tu Emma, ricordi la necessità che l’Unione Europea non rimanga solo una Unione dei trasferimenti, ma sia sempre di più un’Unione degli investimenti” per rafforzare la competitività".

Bonino: "Serve un'Europa più attenta ai diritti e ai doveri e al mondo che ci circonda"

Nel suo intervento Emma Bonino ha voluto subito sottolineare che "le elezioni americane avranno un impatto importante nel nostro Paese, sarà una banalità ma è cosi". Parlando dell'Europa Bonino ha detto che "la nostra generazione è vissuta con il sogno di Spinelli e non ci siamo arresi e siamo andati avanti fino al trattato di Maastricht". "Bisogna dare molta importanza e rilevanza - ha aggiunto - a quello che succede accanto a noi come ad esempio la crisi nel Mar Rosso". Poi Bonino ha sollevato il tema della governance in Europa: "nessuno sta pensando che ci sono almeno 9-10 paesi dei balcani che vogliono entrare in Europa e potremmo arrivare ad avere 36 rappresentanti nel Consiglio Europeo. Dobbiamo cercare di andare verso una maggioranza qualificata nelle decisioni togliendo il diritto di veto. Non saremmo mai entrati nell’euro se avessimo ragionato cosi". "Il nostro problema è che oltre le Alpi e il Mediterraneo non vogliamo guardare. Il nostro futuro resta comunque ancorato all’Europa. Non conosco una speranza migliore degli Stati Uniti d’Europa ma voglio un' Europa più solida, più attenta ai diritti e ai doveri e al mondo che ci circonda".

Confcommercio incontra: la seconda giornata

La seconda giornata di Confcommercio incontra ha visto la partecipazione di Francesco Boccia (Partito Democratico), Antonio Tajani (Forza Italia), Giuseppe Conte (Movimento 5 stelle), Raffaella Paita (Italia Viva), Maurizio Lupi (Noi Moderati), Giovanbattista Fazzolari (Fratelli di Italia) e Claudio Borghi (Lega).

Sangalli: "Stesso mercato stesse regole"

Presentando l'intervento di Francesco Boccia, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha ricordato alcuni temi contenuti nel documento elaborato da Confcommercio in vista delle elezioni europee. "In materia fiscale, innanzitutto - ha detto Sangalli - occorre una revisione delle regole per una maggiore armonizzazione e una tassazione non distorsiva con un’efficace Global Minimum Tax che risponda al principio stesso mercato, stesse regole”. "Sul tema del lavoro - ha aggiunto - crediamo siano decisive le misure volte a favorire l’ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro e promuovere una maggiore imprenditorialità, soprattutto giovanile e femminile, anche attraverso programmi e iniziative sulla formazione". Parlando di energia, Sangalli ha evidenziato l'importanza di "adottare una politica comune per ridurre la dipendenza energetica, diversificando le fonti di approvvigionamento e sostenendo maggiormente il ricorso al nucleare pulito e a fonti rinnovabili". In materia di trasporti e infrastrutture vanno allineate le priorità dei singoli Paesi membri con quelle europee per completare la realizzazione delle reti infrastrutturali transeuropee. C’è poi il grande tema della transizione verde, che dovrà essere economicamente e socialmente sostenibile, e a misura di micro, piccole e medie imprese. "Pensiamo, in tal senso - ha concluso Sangalli - ad un sistema di semplificazione amministrativa, di accesso al credito facilitato e di finanziamenti più rapidi. Con riferimento ai trasporti, la sostenibilità ambientale va recuperato il rispetto del principio di neutralità tecnologica".

Boccia: "Contro la desertificazione commerciale potenziare i servizi alla persona"

Ad aprire la seconda giornata degli incontri è stato il presidente dei senatori del Partito Democratico, Francesco Boccia, che ha subito incentrato il discorso sulle sfide da affrontare nelle prossime elezioni europee "le più importanti dal 1989, cioè da quando cambiò il concetto di Europa". Boccia ha poi spiegato i punti fondamentali della campagna del Pd, in particolare una rimodulazione della struttura governativa dell'Ue: "i parlamenti nazionali sono, di fatto, dei parlamenti regionali, mentre quello europeo dovrebbe essere il primo, quello con più poteri, per questo il nostro intento è di rafforzare la governance europea, a partire dal parlamento ma toccando anche la Commissione". Solo in questo modo, ha aggiunto Boccia, l'Europa può veramente diventare competitiva nel mondo, affrontando anche le due grandi transizioni: quella digitale e quella ecologica.

Boccia ha poi concluso il suo discorso parlando di un tema molto caro alla Confcommercio: la questione della desertificazione commerciale delle città."In Italia una provincia su tre ha più pensionati che popolazione attiva. Per evitare la desertificazione commerciale dobbiamo potenziare i servizi alla persona, è ovvio che il commercio c'è ed è florido quelle aree diventano zone dove si vive bene, ma il commercio c’è quando c’è vita, questa è la sfida vera. In questo contesto la transizione digitale deve garantire e aiutare a far arrivare il business dove non c’è. Potenziando i diritti connessi ai diritti universali non si spende, ma si investe".

Sangalli: "Elezioni europee snodo democratico per un progetto europeo"

Il presidente Sangalli ha introdotto l'intervento del ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, sottolineandone il profilo europeo. "L’esperienza maturata da Antonio Tajani nel sistema delle istituzioni europee - ha detto Sangalli - è davvero di particolare rilievo e a tutto tondo: il nostro Ministro degli affari esteri è stato, infatti e tra l’altro, Presidente e Vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Commissario europeo per l’industria e l’imprenditoria, Commissario europeo per i trasporti, Vicepresidente della Commissione europea". "Queste elezioni europee - ha aggiunto Sangalli - costituiranno uno snodo democratico decisivo per un progetto europeo, all’insegna di una maggiore autonomia strategica e di una maggiore competitività dell’economia europea a livello globale. Un’Unione europea più competitiva sulla scena globale costituisce certamente un fattore essenziale per la stabilità politico-economica, per la qualità della vita dei cittadini e per la crescita sostenibile delle sue imprese. E l’attività imprenditoriale diffusa è la condizione necessaria per incrementare la produttività e fattore decisivo per lo sviluppo del Sistema-Europa".

Tajani: "Mettere la crescita al centro della politica europea"

Il vicepremier, ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha incontrato il Consiglio generale di Confcommercio nell'ambito dell'evento "Confcommercio incontra". "Per noi - ha detto Tajani - la crescita è l'elemento fondamentale del nostro modello economico, basato sul binomio famiglia-impresa". "Ci battiamo perché la politica della crescita possa caratterizzare
l'Europa per i prossimi 5 anni. Abbiamo resistito alla crisi grazie al nostro sistema di imprese tra cui quelle rappresentate da Confcommercio. Il prossimo parlamento europeo dovrà fare una scelta politica orientata alla crescita"
.

Poi Tajani ha affrontato la questione ambientale: "Noi abbiamo una diversa visione della lotta al cambiamento climatico: non sono un negazionista ma credo che la nostra economia abbia bisogno di una lotta al cambiamento climatico ispirata ad un sano pragmatismo che metta però il cittadino al centro non penalizzandone il lavoro e tenendo conto degli aspetti economici e sociali". "Con politiche europee come quelle sulle case green o sulle auto elettriche si mettono in crisi il sistema produttivo e le famiglie stesse. Quindi servono regole basate su dati certi e alternative in grado di permettere alle imprese di competere e alle famiglie di tutelarsi". "Pensiamo anche - ha detto il vicepremier - che sia necessario avviare una stagione di riforme, con una democraticità maggiore all’interno delle istituzioni europee. I parlamentari europei non hanno potere di iniziativa legislativa. In Europa c’è una burocrazia troppo potente e insensibile alle tematiche reali". "Dobbiamo fare in modo che i nostri interessi siano parte di una decisione europea perché altrimenti senza un mercato interno europeo non possiamo competere contro le altre realtà mondiali numericamente troppo forti. Noi riteniamo che ci debba essere una tassa per le grandi multinazionali che invadono il nostro mercato e pagano meno di un imprenditore locale". "L’altro tema è quello dell’accesso al credito che riguarda sia la normazione italiana che quella europea. Noi abbiamo difeso le piccole banche le Bcc le popolari, le banche di prossimità che aiutano il territorio".

Tajani ha poi affrontato il tema del commercio internazionale e le difficoltà logistiche legate alle crisi politiche. "Dobbiamo continuare ad esportare in sicurezza e proteggere il commercio marittimo. La missione Aspides in Mar Rosso è un'operazione aeronavale guidata dalla Marina militare italiana ed è un esempio concreto per dimostrare che serve una difesa europea anche per tutelare il nostro sistema economico. Infine Tajani ha parlato del Superbonus: “Non mi piace che si affronti la questione del Superbonus con regole retroattive. È giusto difendere i conti pubblici e chiudere una stagione che è stata gestita malissimo, ma tu non puoi dare delle regole retroattive perché così finisce la fiducia dei consumatori, dei cittadini e degli investitori nei confronti delle istituzioni. È una questione di principio. Se c’è una regola la puoi cambiare, ma gli effetti del cambiamento sono dal momento in cui viene approvata la regola”.

Sangalli: "Una transizione verde economicamente e socialmente sostenibile"

Prendendo la parola prima di Giuseppe Conte, il presidente Sangalli ha ricordato l'impegno dell'ex premier durante la pandemia. "Ancora una volta, voglio ringraziare Giuseppe Conte che ha affrontato come Presidente del Consiglio uno dei momenti più difficili della storia recente del nostro Paese. In quella stagione, credo abbia riconosciuto, con il costante coinvolgimento, che la nostra presenza, la presenza dei corpi intermedi, ha fatto sì che la stravolgente crisi sanitaria, diventata poi profonda crisi economica, non si trasformasse in una crisi sociale senza precedenti". Sangalli ha affrontato il tema caldo della transizione verde, sottolineando che "il Green Deal europeo, che dovrà essere economicamente e socialmente sostenibile. Una vera transizione sarà possibile, secondo noi, solo se “a misura” di micro, piccole e medie imprese". "Nell’ambito della coesione territoriale è fondamentale agire sulle politiche urbane per sostenere la tenuta sociale e la competitività delle imprese. E su questo tema, caro Giuseppe, apprezziamo che nel vostro programma ci sia un capitolo dedicato proprio al ruolo delle città nelle politiche europee e allo sviluppo urbano sostenibile".

"Un ultimo punto che vorrei toccare riguarda il Next Generation EU che aiuterà i Paesi membri a finanziare riforme e investimenti fino al 2026. Dopo questa data, le regole rinnovate del Patto di Stabilità e Crescita richiederanno una maggiore disciplina di bilancio, che va fin d’ora impostata. Per gli investimenti in beni pubblici europei, come la digitalizzazione e la difesa comune, l’UE dovrà, dunque, valutare l’adozione di un bilancio comune potenziato, con capacità di debito, come per il Next Generation EU, e adeguata capacità fiscale".

Conte: "Chi contrasta la transizione ecologica fa un danno al Paese"

Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha iniziato il suo discorso precisando che "oggi l'Europa è in mezzo al guado, noi ormai la leadership l'abbiamo persa da un po'. Stentiamo a recuperare competitività. Il futuro è un ambiente migliore con una maggiore indipendenza energetica, la conversione industriale. Dobbiamo attrezzarci per affrontare il futuro. Chi vuole contrastare la transizione fa un danno al Paese e all'Europa".

"L’Europa - ha aggiunto Conte - sta perdendo competitività abbiamo perso la leadership rispetto a Stati Uniti e Cina. Queste elezioni arrivano in una fase critica. La transizioni ecologica non può diventare ideologica dobbiamo essere pragmatici ma guardare al futuro che non sarà il fossile. Sulla transizione serve un approccio pragmatico e siamo d'accordo, ma oggi chi ci dice che la transizione ecologica diventa ideologica rischia di riportarci al passato. Il futuro è quello: ambiente migliore, minore dipendenza, minori costi in bolletta. Se vogliamo essere competitivo dobbiamo attrezzarci, chi fa ideologia e dice che dobbiamo contrastare la transizione fa un danno al Paese e all'Europa".

Poi Conte ha parlato delle regole della governance: "l’Europa è in continua emergenza prima pandemica, poi energetica infine bellica e per questo dobbiamo modificare le regole della governance e soprattutto quella dell’unanimità. Altrimenti non si riuscirà a competere con i player globali". Infine si è soffermato sulla questione Pnrr"Sono fortemente preoccupato per quanto riguarda l'attuazione del Pnrr. Siamo assolutamente in ritardo. Assumeremo un iniziativa in Parlamento, ma per dare una mano al governo. Lavoriamo insieme, siamo disponibili se c'è qualcosa da cambiare, per monitorare insieme. Presenteremo in Parlamento una proposta perché il governo possa confrontarsi. Il governo deve confrontarsi in trasparenza, altrimenti si creano situazioni di opacità".

Sangalli: "Completare la realizzazione delle reti infrastrutturali transeuropee"

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha accolto la Coordinatrice nazionale di Italia Viva, la senatrice Raffaella Paita, candidata per la lista Stati Uniti d’Europa, sottolineando che "la frammentazione ha aperto una stagione di nuova competizione politica ed economica. In questo contesto, l’Unione europea deve rafforzare il suo ruolo. Va, ad esempio, costruito un “ecosistema” favorevole per la creazione e lo sviluppo delle imprese nel mercato unico. L’attività imprenditoriale è, infatti, condizione necessaria per incrementare la produttività, fattore decisivo a difesa della stessa qualità della vita per i cittadini europei. E il documento che abbiamo predisposto in occasione di questi incontri, una “Agenda del terziario”, contiene analisi e proposte in linea con le aspettative delle nostre imprese, quelle del commercio, dei servizi, del turismo e della cultura, dei trasporti e della logistica, delle professioni".

"In materia di trasporti e infrastrutture, temi che conosci molto bene, cara Raffaella, e di cui apprezziamo la tua competenza, vanno superati gli ostacoli tra priorità dei singoli Stati membri e dell’Europa per completare la realizzazione delle reti infrastrutturali transeuropee, in particolare quella dei trasporti. Si tratta di infrastrutture essenziali per un mercato interno sempre più integrato e per consentire all’intera collettività di beneficiare dei vantaggi di uno spazio senza frontiere interne. Al riguardo, evidenziamo, l’importanza di rafforzare la dimensione euromediterranea del disegno europeo, promuovendo la prosecuzione marittima dei corridoi prioritari della rete, quattro dei quali terminano in porti italiani, fino a integrare la sponda sud del Mediterraneo. D’altra parte, proprio in ottica euromediterranea, è necessario garantire la piena funzionalità del corridoio Scandinavo-Mediterraneo con il superamento dei divieti di circolazione adottati in modo unilaterale dall’Austria lungo l’asse del Brennero".

"C’è poi - ha aggiunto Sangalli - il grande tema della transizione verde, il Green Deal europeo, che dovrà essere economicamente e socialmente sostenibile, anche a “a misura” di micro, piccole e medie imprese.  Con riferimento ai trasporti, la sostenibilità ambientale andrà conciliata con quella economico-sociale, anche recuperando il rispetto del principio di neutralità tecnologica, a partire dalla valorizzazione dei bio-carburanti. Andrebbero, poi, sostenuti, i trasporti combinati su ferro e via mare, con un approccio concreto ed operativo alla sostenibilità. Approccio che, per esempio, non metta in discussione alcuni strumenti essenziali per la competitività delle imprese nazionali in materia di tassazione dei prodotti energetici, come i rimborsi del gasolio commerciale per i Tir e le esenzioni per i trasporti marittimi".

Paita: "Mario Draghi è il cambiamento che ci serve"

La coordinatrice nazionale di Italia Viva, la senatrice Raffaella Paita, ha subito parlato del ruolo importante che ricopre oggi l'Europa nel mondo, "oggi siamo chiamati a combattere e a contrastare gravi e pericolose forme di autocrazia in grado di minacciare questo continente e la nostra cultura, ma per farlo abbiamo bisogno di un'Europa diversa, meno ideologica, settaria e autolesionistica". Parole forti che la senatrice Paita ha rivolto in particolare all'attuale presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: "Noi di Italia Viva auspichiamo ad un cambio di passo e vediamo nella figura di Mario Draghi il cambiamento che ci serve. Non posso immaginare futuro migliore della persona più autorevole che disponiamo a capo dell'Europa".

Paita ha poi accennato all'annosa questione dei trasporti e delle infrastrutture, ribadendo la necessità del Ponte sullo Stretto: "Dobbiamo creare un ecosistema favorevole per le nostre imprese, così da renderle più competitive. In aggiunta però dobbiamo ragionare anche ad una sburocratizzazione forte per alleggerire le aziende, come anche a sgravi fiscali e una politica di welfare aziendale capace anche di sostenere e aiutare la componente femminile nel lavoro". Paita ha poi concluso parlando di giovani: "L'Europa deve creare le condizioni per far rimanere i giovani nel nostro continente, ma questo non è un obiettivo che si raggiunge con le parole o con gli appelli al romanticismo, ma con un reale sviluppo della nostra economia. Bisogna puntare sui giovani che possono aiutarci a modernizzare l'Europa per metterla al passo coi tempi".

Sangalli: "Serve una maggiore semplificazione burocratica e normativa"

Accogliendo il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, il presidente di Confcommercio ha evidenziato che "le elezioni europee costituiranno un passaggio democratico decisivo per un progetto europeo, caratterizzato da maggiore autonomia strategica e volto a promuovere la competitività dell’economia europea a livello globale. Certo, negli ultimi cinque anni, il contesto globale è profondamente mutato e richiede, certamente, più Europa".

"E nel nostro documento - ha detto Sangalli - nella nostra Agenda per l’Europa, vogliamo interpretare le esigenze e le aspettative delle nostre imprese, quelle del commercio, dei servizi, del turismo e della cultura, dei trasporti e della logistica, delle professioni. E penso di poter dire che tra le priorità del vostro programma – che siamo particolarmente interessati ad approfondire, non mancano proposte che vanno nella direzione da noi auspicata: da un fisco più equo e favorevole a una maggiore semplificazione burocratica e normativa; dagli investimenti per un’occupazione di qualità a una maggiore concorrenza e innovazione nel mercato unico europeo; dagli investimenti in energia e infrastrutture. Ed inoltre alla promozione di un ambientalismo responsabile che tenga insieme l’indipendenza energetica da fonti fossili con lo sviluppo di carburanti alternativi, tecnologie a idrogeno e nuovi sistemi di alimentazione per veicoli secondo il principio della neutralità tecnologica".

Lupi: "Non mettere in contrapposizione sviluppo e difesa dell'ambiente"

Il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi ha voluto evidenziare l'importanza di Confcommercio nel rapporto con le istituzioni: "Il ruolo dei corpi intermedi - ha detto Lupi - è ancora fondamentale". Poi Lupi ha fatto una panoramica della situazione attuale e ha invitato le persone a comprendere l'importanza delle elezioni di giugno. "Siamo in un cambiamento epocale, ovviamente dopo i fatti accaduti dal 2020 abbiamo capito che non ci si salva da soli. Dire più Italia e meno Europa in questo momento è un errore". "Abbiamo bisogno - ha detto Lupi - di un 'Europa più competitiva e sostenibile". E sulla transizione ecologica ha ricordato che "non bisogna mettere in contrapposizione sviluppo e difesa dell'ambiente e soprattutto bisogna tenere conto della vita quotidiana delle persone che devono guadagnarsi da vivere". Infine Lupi ha toccato vari temi come quello del welfare e della natalità legati alla produttività. "Per sviluppare un'impresa è necessario sviluppare gli investimenti in formazione diretta e indiretta per il personale". 

Sangalli: "Completare l’Unione bancaria e un mercato unico dei capitali"

Il presidente Sangalli, introducendo il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari, ha subito parlato dei cambiamenti che hanno caratterizzato il panorama socio-economico europeo negli ultimi cinque anni: "È tornata la geografia politica nelle relazioni economiche internazionali per effetto di crescenti tensioni geopolitiche. E la frammentazione ha aperto una stagione di nuova competizione politica ed economica.in questo contesto che l’UE deve accelerare il processo, seppur molto difficile, di integrazione politica, e di conseguenza rafforzare il suo ruolo". Il presidente Sangalli ha poi ribadito la necessità di completare al più presto l’Unione bancaria e di costituire un mercato unico dei capitali per aumentare le opportunità di finanziamento per le imprese e per facilitare gli investimenti privati.

Sangalli ha poi analizzato le due cruciali sfide della doppia transizione verde e digitale e dei relativi investimenti. Per il primo "occorre adottare un approccio pragmatico, fondato, cioè, su valutazioni di impatto, su criteri di gradualità e di sostenibilità economica e sociale, sul principio di neutralità tecnologica e su strumenti finanziari di incentivazione e di accompagnamento per territori, imprese e cittadini". Infine per quanto riguarda gli investimenti in beni pubblici europei, come la digitalizzazione e la difesa comune, "l’UE dovrà valutare l’adozione di un bilancio comune potenziato, con capacità di debito (come per il Next Generation EU) e adeguata capacità fiscale. Serviranno, inoltre, politiche di filiera europee per sostenere le imprese dei settori strategici".

Fazzolari: "Oggi abbiamo un sistema Paese solido e credibile"

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'attuazione del programma di governo, Giovanbattista Fazzolari (Fratelli d'Italia), "Quello di oggi è un confronto importante sui contenuti. Ho trovato grande affinità nel programma di Confcommercio. D'altronde Fratelli d’Italia sostiene chi produce come voi ricchezza e occupazione". Fazzolari ha poi elencato le linee guida del programma del partito per le elezioni europee: competitività economica, coesione territoriale e transizione digitale.

"Prima di tutto abbiamo bisogno di un sistema Paese solido e credibile. Gli ottimi risultati economici forse sono anche merito dell’impostazione del governo. Quando un governo assicura stabilità e credibilità diventa affidabile anche agli occhi degli altri. Oggi la ricchezza e il lavoro non sono necessariamente commessi con l’andamento del Pil o con la ricchezza teorica. Appena arrivati abbiamo deciso di non rinnovare il taglio delle accise sui carburanti. Invece di spendere 10 miliardi in un contesto di crisi  abbiamo scelto di sostenere l’occupazione tagliando il cuneo fiscale. Anche sul reddito di cittadinanza abbiamo fatto una scelta precisa differenziando chi poteva lavorare e chi no. Poi il superbonus: ad oggi il superbonus ci costa 219 miliardi ed è rivolto ad efficientare il 4% dei beni immobiliari e ad avvantaggiare le fasce medio alte della popolazione. Siamo intervenuti e lo stiamo ancora facendo per mettere una toppa a questa mostruosità che crea inevitabilmente situazioni di opacità finanziaria".

"Il grande limite dell’Europa è oggi che non ha una visione d’insieme. Ci si è contentrati su specifiche attività senza guardare al complesso del sistema mondiale. Certo noi siamo storicamente stati il centro del mondo e delle decisioni politiche. Anno dopo anno tutto questo cambia e se nel 1990 l’economia cinesa rappresentava l’1% della ricchezza. Il ruolo dell’unione Europea deve cambiare. Il mondo non avrà una svolta green solo per quello che si fa in Europa senza contare quello che succede nelle altri parti del mondo. Stesso discorso per le catene di approvvigionamenti, eravamo noi a determinare i flussi di materie prime e oggi non è più cosi. L’Europa del futuro deve essere un soggetto politico. Ora c’è la narrazione che si o si è contro l’Europa o per un modello federale. Ci sono 2 modelli: uno confederale o uno federale. Nel primo sono centrali gli stati nazionali e demandano alcuni grandi temi all’Europa. Fieri stati nazionali che si rivedono in una confederazione alla quale demandare grandi temi come sicurezza e difesa. Abbiamo un po’ di paradossi da risolvere, uno è la discrasia tra quanto sono rappresentate le pmi in Europa: creano i 3/4 dell’occupazione eppure le "carte" le fanno i grandi gruppi industriali. Noi continuiamo a ragionare come se fossimo in mondo che chi produce ricchezza vive solo sul territorio non abbiamo adeguato il sistema normativo nazionale e europeo. Come la tassazione. Viviamo il paradosso di pensare che la natalità non ci riguardi: non abbiamo un programma dedicato alla famiglia e alla natalità. Poi c’è la concorrenza sleale come l’abusivismo: noi siamo intervenuti con provvedimenti contro le attività apri e chiudi entro il termine dei due anni. L’evasione di questo tipo vale più di un miliardo ad esempio nelle zone di Firenze e Prato come le attività cinesi. Abbiamo fatto chiudere quest’anno 2300 attività. Su certe cose l’Unione Europea non ci sostiene: abbiamo un problema con l’assegno unico che dovremmo riconoscere ai figli di un lavoratore che viene a lavorare in Italia ma che ha i figli in patria. Abbiamo fermato la follia della norma sugli imballaggi e abbiamo stoppato la follia delle case green siamo tornati ad avere un peso all’interno del dibattito europeo".

Sangalli: "Determinante investire nella ricerca e nel capitale umano"

Il presidente Sangalli ha presentato l'ultimo intervento della giornata, quello del senatore della Lega Claudio Borghi. "Le elezioni europee costituiranno uno snodo democratico decisivo per un progetto europeo, caratterizzato da maggiore autonomia strategica e competitività dell’economia europea a livello globale; fattori essenziali per la stabilità politico-economica, per la qualità della vita dei suoi cittadini e la crescita sostenibile e duratura delle sue imprese. L’attività imprenditoriale è, infatti, condizione necessaria per incrementare la produttività e la crescita complessiva. Va sostenuta l’autoimprenditorialità dei giovani e delle donne nel settore dei servizi: tra il 2012 ed il 2023, su 15,4 milioni di nuovi posti di lavoro “nell’Europa a 27”, il 76 per cento è stato sviluppato nel terziario di mercato. Sarà determinante, allora, l’investimento nella ricerca e nel capitale umano. L’impegno europeo sarà poi cruciale per rendere effettivo ed incisivo il progetto della Global Minimum Tax. In materia di trasporti e infrastrutture vanno superate le distanze tra le priorità europee e quelle dei singoli Paesi membri per completare la realizzazione delle reti infrastrutturali transeuropee. Per il progetto economico europeo sono, inoltre, certamente cruciali le sfide della doppia transizione verde e digitale e dei relativi investimenti. Per gli investimenti in beni pubblici europei – come la digitalizzazione e la difesa comune - l’UE dovrà, dunque, valutare l’adozione di un bilancio comune potenziato, con capacità di debito (come per il Next Generation EU) e adeguata capacità fiscale. Serviranno, inoltre, politiche di filiera europee per sostenere le imprese dei settori strategici".

Borghi: "La nuova Europa deve essere più simile alla Cee"

Il senatore Claudio Borghi (Lega) ha concluso la due giorni di incontri in vista delle elezioni europee. Di seguito il suo intervento.

"L'idea del 'più Europa' è molto pericolosa perché non pone un limite. Non c'è l'idea che forse ci si è avviati sulla strada sbagliata. Una settimana fa l'ha detto anche Draghi. Certe storture sono riconosciute anche da chi le ha progettate. Ora l'Ue sta spostando le mire su cose più insidiose: la censura, col digital service act, che noi non abbiamo approvato, e l'esercito comune. Siete sicuri di volerlo l'esercito comune? Un esercito che verrà comandato dalla Francia e dalla Germania?". "La nuova Europa deve essere molto più simile a quella che amavamo, che è quella della Cee. Quando c'era la Comunità economica europea, stati vicini andavano verso il bene comune tramite la crescita personale: lì si stava meglio. Entrati in questo condominio, invece, gli equilibri sono stati dettati dalla legge del più forte. "Sono ottimista anche se non riusciremo a dare una svolta metteremo un minimo di entusiasmo e di riposizionamento verso una protesta davanti agli occhi di chi in questo momento governa".

a cura di

Ugo Da Milano e Veronica Mancino

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca