"Formazione e finanziamento per superare il digital divide"

"Formazione e finanziamento per superare il digital divide"

Per Giorgio Rapari, presidente della Commissione Consiliare Innovazione tecnologica, sviluppo e impresa di Confcommercio, la microimpresa ha bisogno di finanziamenti con tassi agevolati e contribuzioni a fondo perduto. E grande attenzione alla formazione.

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17 ottobre 2007
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“Formazione e finanziamento per superare il digital divide�

“Le aziende italiane che hanno più di 10 dipendenti sono poco al di sotto della media europea per quanto concerne la diffusione delle tecnologie informatiche. E’ la microimpresa, quella con meno di 10 dipendenti, ad avere un divario un molto forte. E, come se non bastasse, invece di essere sostenuta viene penalizzata nelle scelte di politica economica�. Giorgio Rapari - presidente della Commissione Consiliare Innovazione tecnologica, sviluppo e impresa di Confcommercio - spiega così ciò che viene generalmente e a volte superficialmente etichettato come il “digital divide� delle pmi italiane. A soffrire sono le piccolissime, insomma, ed è per questo che ci si aspettava una presa di coscienza da parte del Governo nell’ultima Finanziaria.

Presidente Rapari, quali sono le misure che Confcommercio ritiene necessarie per permettere alle imprese rappresentate di colmare questo famoso gap?

“Lo studio che abbiamo presentato nel marzo scorso ci indica che quasi il 50% delle nostre imprese è low tech, cioè a bassissima tecnologia. E’ un problema culturale, legato al grado di scolarizzazione ed alle abitudini piuttosto che all’età. L’unica politica che può aiutare in questo senso è il finanziamento, con tassi adeguati e contribuzioni a fondo perduto. Oltre naturalmente ad una grande, grandissima attenzione alla formazione�.

Assintel ha recentemente presentato il Report 2007, da cui emerge la crescita “lenta� dell’ICT in Italia rispetto ai Paesi più evoluti. Da cosa dipende?

“Quest’anno il mercato cresce del 2,1% rispetto all’1,6% del 2006, per un giro d’affari di 21 miliardi e 400 milioni. E’ una crescita della metà rispetto all’Europa e quasi di un terzo in confronto al mercato americano, per non parlare dei Paesi emergenti. Ma il dato saliente è che da noi la pubblica amministrazione centrale non rappresenta, come negli altri mercati, il traino a tutto il resto degli investimenti in ICT. Ed il costo della burocrazia è una grossissima palla al piede per lo sviluppo del settore�.

Confcommercio a Smau 2007. Qual è il l’obiettivo di questa partecipazione?

“Abbiamo uno stand, più bello e grande dell’anno scorso, studiato per dare un senso di sistema. Siamo qui in un’unica casa, con federazioni ed associazioni di categoria che operano sia dal lato dell’offerta che da quello della domanda per farci “riconoscere� dai visitatori professionali�.

 

 

 

 

 

 

 

 

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