"Il federalismo: non aumenta le imposte locali, le riduce"

"Il federalismo: non aumenta le imposte locali, le riduce"

Il ministro Calderoli ha sottolineato in Senato che la riforma riduce le imposte sui trasferimenti e che la cedolare secca sugli affitti è al 19 e al 21 per cento mentre attualmente con gli scaglioni Irpef si può arrivare oltre il 40 per cento.

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22 febbraio 2011

''E' infondata l'affermazione secondo cui il federalismo fiscale provocherà un aumento delle tasse
locali'', anzi ''le riduce''. Lo ha detto il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, parlando in Aula al Senato nell'ambito dell'informativa del Governo sul decreto sul fisco municipale. Il federalismo fiscale, ha sottolineato Calderoli, rappresenta un ''passaggio epocale dalla finanza derivata a quella autonoma'', trasformando, per quanto riguarda il fisco comunale, in imposte autonome i trasferimenti per oltre 11 miliardi dello Stato agli enti locali ed è un ''tassello fondamentale per raddrizzare l'albero storto della finanza locale'' e dopo che questa operazione sarà stata completata si passerà anche ad affrontare ''l'albero storto a livello centrale''. Calderoli ha anche evidenziato i motivi per cui a suo avviso si può parlare di diminuzione delle imposte locali visto che la cedolare secca sugli affitti è al 19% e al 21% quando attualmente con gli scaglioni Irpef si può arrivare oltre al 40% e ha inoltre evidenziato la riduzione delle imposte sui trasferimenti. Calderoli ha sottolineato che ''non è stata introdotta alcuna patrimoniale''.

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