"Pioggia" di emendamenti sul dl anticrisi

"Pioggia" di emendamenti sul dl anticrisi

Estensione della Tremonti ter, agevolazioni alle piccole e medie imprese sugli approvvigionamenti di gas, "rottamazione" dei medici e stop all'assunzione dei precari delle Poste italiane. Il governo studia una soluzione per lo scudo fiscale.

DateFormat

14 luglio 2009
Oltre millecento emendamenti: è una valanga di proposte quella che si è abbattuta sul decreto legge anticrisi, che assomiglia

Oltre millecento emendamenti: è una valanga di proposte quella che si è abbattuta sul decreto legge  anticrisi, che assomiglia sempre di più a una mini-finanziaria.  Un profilo dettato non solo dalle numerose richieste messe nero su bianco dai deputati di maggioranza e opposizione, ma  anche dalla ampiezza di interventi che il governo ha in  cantiere. Da questo decreto per il momento è escluso ogni riferimento allo scudo fiscale. Infatti tra gli oltre 1.100 emendamenti già presentati alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, dove il decreto e' all'esame, non compare nessuno dei cosiddetti correttivi strategici, tranne forse quelle presentato da alcuni deputati del Pdl (in primis Giuliano Cazzola) sull'innalzamento dell'eta' pensionabile delle  lavoratrici del pubblico impiego. Un ritocco, quest'ultimo, che non ha l'ok del Governo. Prima di decidere se dare il via a un intervento sulle pensioni “rosa” l'esecutivo attenderà il responso dell'incontro con le parti sociali sul Dpef in calendario per oggi. E proprio da questo incontro dipende anche il destino di gran parte degli altri correttivi strategici in rampa di lancio. Non a caso sarà mercoledì la giornata decisiva per gli emendamenti al decreto, su cui probabilmente il Governo porrà la fiducia già a Montecitorio, come ha lasciato intendere anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini. E nel pacchetto di ritocchi dovrebbe trovare posto anche quello sull'ulteriore stretta sulla spesa sanitaria con agevolazioni per gli enti locali virtuosi. Quella delle pensioni rosa diventa la questione forte dell'incontro tra governo e parti sociali su manovra e Dpef che si terrà oggi. “Ne discuteremo con le parti sociali - ha affermato Maurizio Sacconi, ministro del Welfare - e sarà occasione per renderle edotte degli ultimi incontri avuti con la Commissione”. Tra le misure in discussione, da inserire nel decreto, la "rottamazione" dei medici (l'uscita, cioe', automatica con 40 anni di contribuzione) e lo stop alle assunzioni dei precari delle Poste Italiane. Sul decreto legge "non e' da escludere" il ricorso alla fiducia come ha spiegato il presidente della Camera Fini, a Frascati. “Sarebbe tutto sommato - ha aggiunto - un fatto fisiologico in considerazione dei tempi e del numero degli emendamenti”. Montecitorio conta, infatti, di chiudere per la pausa estiva entro il 31 luglio. Ma decreto fiscale, che dovrà tornare dal Senato, e Dpef, il cui esame in aula alla Camera è fissato per il 27 luglio, fanno temere per un breve slittamento dei lavori.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca