"Robin Tax" più pesante per le società energetiche

"Robin Tax" più pesante per le società energetiche

La manovra inasprisce la tassa per le società del settore energetico, anche se per i tecnici del Senato il gettito è tutto da verificare. Il sottosegretario Saglia: "norma non modificabile".

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25 agosto 2011

La manovra varata dal Consiglio dei Ministri reintroduce la cosiddetta Robin Hood Tax per le società del settore energetico. Secondo la la Relazione Tecnica che accompagna il decreto, porterà
nel 2012 1.880 milioni di euro, e 900 milioni sia nel 2013 che nel 2014. Anche se, hanno poi avvertito i tecnici del servizio Bilancio del Senato, le aspettative potrebbero andare deluse, anche perché il calo dei titoli energetici che si è registrato successivamente all'introduzione della
norma potrebbe avere effetti negativi sui redditi da capitale e quindi sulle entrate fiscali. Ma il governo tira comunque dritto: per il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, La 'Robin Tax' rappresenta una scelta ''dolorosa'' ma sostanzialmente ''necessaria'' e, pertanto, immodificabile.

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