"Valorizzare il potenziale di creatività e di innovazione dei servizi"

"Valorizzare il potenziale di creatività e di innovazione dei servizi"

Con l'intervento del presidente di Confcommercio si è chiusa a Venezia la seconda edizione del workshop "Innovazione, crescita, consumi: per un'Italia più Europea" organizzato dai Giovani Imprenditori di Confcommercio, in collaborazione con Ambrosetti.

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19 settembre 2009
Con l’intervento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, si è chiusa a Venezia la seconda edizione del workshop “Innovazione, crescita, consumi: per un’Italia più Europea” organizzato dai Giovani Imprenditori di Confcommercio, in collaborazione

Con l’intervento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, si è chiusa a Venezia la seconda edizione del workshop “Innovazione, crescita, consumi: per un’Italia più Europea” organizzato dai Giovani Imprenditori di Confcommercio, in collaborazione con Ambrosetti. “Abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo – ha esordito Sangalli dopo aver chiesto un minuto di raccogliemmo in memoria dei militari italiani caduti in Afghanistan - tempi difficili. Ma per fortuna, disponiamo di alcune robuste certezze come il ruolo dell’innovazione tecnologica ed organizzativa come vero e proprio propellente della crescita e dello sviluppo”. Tuttavia, se è vero che “nel 2010 si potrà considerare tecnicamente conclusa la fase di recessione”, è anche vero che “permarranno nello scenario globale incertezze e rischi di ricaduta, e la crescita sarà complessivamente  debole”. Se lo “scenario previsionale è severo”, ha continuato il presidente di Confcommercio, sarebbe però “esiziale reagire con riedizioni di declinismo e di sconsolato pessimismo. Dobbiamo, invece, fare molto, sapendo che possiamo fare molto. Con quell’unità di intenti e di azione tra le forze sociali, le forze politiche, le generazioni, che costituisce la parte migliore della nostra storia repubblicana”.

“Fare molto è possibile – ha detto ancora Sangalli - perché l’Italia ha mostrato di avere alcuni buoni fondamentali che hanno reso meno violento l’impatto contro l’ostacolo della crisi, perché alla crisi si è risposto con una politica economica e di bilancio sobria ma giustamente attenta ai fondamentali, perché sono aperti i cantieri di importanti riforme come l’avvio del processo di  costruzione di un federalismo fiscale responsabile e la riforma dell’architettura della contrattazione, con la scelta di valorizzarne il secondo livello”.

Due  esempi – federalismo fiscale e nuova contrattazione – che indicano con chiarezza “la strada lungo la quale procedere speditamente, se davvero si intendono affrontare le questioni reali che hanno animato la discussione economica e politica nel corso dell’estate”. Prima di tutto la questione del Mezzogiorno, “come grande sfida nazionale da affrontare e da vincere per cogliere l’opportunità di costruire più crescita, più sviluppo, più coesione sociale per tutto il nostro Paese”. Ma al Sud, ha specificato il presidente di Confcommercio, “dobbiamo l’impegno a riaprire in Europa un confronto determinato sul nodo della fiscalità di vantaggio. Al riguardo, considero dunque importante l’annuncio fatto dal ministro Scajola dell’approfondimento su strumenti di fiscalità di vantaggio per il turismo. E penso, inoltre, che, anziché discutere di gabbie salariali, sarebbe utile ora concentrarsi sul decollo del nuovo modello di contrattazione, facendo tutto il possibile per incentivarlo attraverso misure di robusta detassazione  dei premi di risultato e degli incrementi salariali contrattati al secondo livello”. Si tratta di

“misure che vanno nella direzione giusta e necessaria della riduzione della pressione fiscale complessiva e, in particolare, di quella che grava sui redditi da lavoro. E

andrebbero operate – ha ribadito Sangalli – anche scelte di detassazione delle tredicesime”. Insomma, “concentriamoci sui cantieri aperti e facciamo rapidamente avanzare i lavori in corso”.

In questo contesto, parlare di innovazione e crescita è essenziale, “perché non possiamo accontentarci di uno scenario di crescita frazionale e dobbiamo invece costruire un’Italia più ambiziosa e che investa sul futuro per sospingere produttività e crescita profittando, tra l’altro, di alcuni cantieri già aperti e, in particolare, di quanto si sta facendo nella funzione pubblica, nella scuola e nell’università per promuovere merito e responsabilità, innovazione e produttività”. “Per questo – ha continuato Sangalli – bisogna proseguire nelle riforme della pubblica amministrazione, della scuola e dell’università perché una pubblica amministrazione in cui si valutino efficacemente prestazioni e risultati e si premi chi lo merita è un’infrastruttura essenziale per la competitività del Paese ed è determinante per la qualità e la produttività della spesa pubblica”. A questo proposito, il presidente di Confcommercio ha annunciato la prossima firma di un accordo-quadro con il ministro Gelmini, la cui finalità è quella di promuovere la cultura dell’economia dei servizi nel mondo della scuola, dell’università e della ricerca e di favorire il rapporto tra questo mondo ed il mondo del lavoro e dell’impresa: “scuola, università e ricerca – ha detto - sono infatti incubatori fondamentali di innovazione”

“Alla sfida della produttività, all’impegno per una maggiore produttività – ha continuato Sangalli -  l’economia italiana dei servizi non si è mai sottratta. Noi non crediamo che la risposta stia nell’arretramento delle ragioni della concorrenza, ma nell’avanzamento  di politiche attive dedicate alle imprese dei servizi ed alle piccole e medie imprese”. Ma “occorrono regole – ed anche ragionevoli risorse – che riconoscano le forme e le modalità di innovazione tipiche dei servizi e delle piccole e medie imprese”.

“Anche a noi è caro – ha specificato quindi Sangalli – il sistema manifatturiero del Paese. Ma pensiamo che una monocultura industrialista sia sbagliata e anche controproducente per la stessa manifattura. Non abbiamo nulla contro Industria 2015, ma pensiamo sia giunto il momento di mettere in campo un analogo progetto Servizi 2020 come strumento per cogliere tutte le opportunità di innovazione, di produttività e di crescita aggiuntive che l’economia dei servizi può esprimere”.

Confcommercio chiede dunque all’Europa e all’Italia di valorizzare il “potenziale straordinario di creatività e di innovazione dei servizi”. “Alle istituzioni continentali – ha detto il presidente di Confcommercio – chiediamo di dare coerente seguito all’attenzione alla creatività, all’innovazione, alle pmi in termini di politiche di bilancio e di specifici programmi operativi”. Mentre al nostro Governo “chiediamo al Governo di utilizzare il veicolo della Legge annuale per le PMI per sviluppare i contenuti di una politica per l’innovazione dedicata alle piccole ed alle medie imprese.

“Costruiremo così – ha concluso Sangalli - nuove opportunità per l’oggi e per il domani e, in particolare, per i giovani imprenditori dell’oggi e del domani. A loro chiediamo responsabilità ed impegno. Offriamo loro  le opportunità di una buona istruzione e di un’Italia aperta all’innovazione. Sarà un’iniezione di fiducia per tutto il Paese, che ci aiuterà ad uscire dalla crisi prima e meglio”.

 

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