1) L'INNOVAZIONE CARTA VINCENTE DELL'HOSPITALITY

1) L'INNOVAZIONE CARTA VINCENTE DELL'HOSPITALITY

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20 ottobre 2008
L’innovazione tecnologica carta vincente dell’hospitality

L’innovazione tecnologica carta vincente dell’hospitality

 

Nell’ambito della partecipazione Confconfcommercio a Smau 2008, venerdì si è tenuto un convegno su “Il contributo dell’innovazione tecnologica per l’hospitality”. Ad introdurre l’argomento è stato il presidente di Comufficio Marco Schianchi che ha sottolineato come il livello dell’innovazione tecnologica per l’hospitality sia ancora basso. “Si è competitivi solo attraverso la rete – ha detto Scianchi – altrimenti si è tagliati fuori da un mercato globale”. Il presidente della Fipe Stoppani ha invece posto l’accento su alcuni punti essenziali: “in primo luogo l’assenza della Pubblica Amministrazione per lo sviluppo tecnologico, poi c’è il problema del sistema Paese che è frammentato in piccole e medie imprese e senza investimenti nel campo tecnologico”. “Questo Paese – ha continuato Stoppani – non riesce a fare sistema perché ogni settore e ogni categoria si muovono da soli. Bisogna assolutamente creare una rete per ottenere dei risultati”.  Secondo l’ex ministro dell’Innovazione tecnologica, Lucio Stanca, il nodo principale da sciogliere è quello della poca visibilità dell’argomento. “L'innovazione tecnologica non fa audience nei talk show italiani”. Stanca ha poi osservato che “il competere significa aggiungere tecnologia in senso lato alla nostra capacità di operare, ai nostri prodotti o ai nostri servizi. In ogni settore oggi si compete attraverso le tecnologie. Gli inibitori della tecnologia sono le competenze e la comprensione, prima ancora delle risorse finanziarie. Bisogna comprendere le opportunità che questo mondo offre”. “Abbiamo la necessità di politiche più forti – ha continuato Stanca - x ridurre il gap nei confronti dei nostri maggiori concorrenti, soprattutto a livello europeo dove siamo in posizioni di retroguardia. E' necessaria un'attenzione continua e non di moda in questo potenziale derivante dalle tecnologie”. Infine, l’ex ministro ha preso ad esempio uno dei settori di punta della nostra economia, il turismo “di gran lunga il settore economico più forte che abbiamo in Italia (12% PIL)”. “Nei decenni passati sono stati fatti errori di valutazione pensando che bastassero sole, mare e resti archeologici per continuare ad avere flussi turistici e beneficiare di questa opportunità, ma il mondo è cambiato e dobbiamo avere una politica per recuperare le posizioni perse perché abbiamo un potenziale forte”. Ed è stato ovviamente il turismo l’argomento trattato dal sottosegretario Vittoria Brambilla, che ha per l’appunto la delega al Turismo. Il sottosegretario ha sottolineato l’impegno del governo per il settore. “Purtroppo in questo momento la crisi finanziaria condiziona tutti con una minore disponibilità di risorse pubbliche per l'investimento, la contrazione delle linee di credito che il sistema bancario offre alle imprese per realizzare strategie di sviluppo e la riduzione dei consumi delle famiglie”. La Brambilla ha comunque evidenziato quali saranno le linee d’intervento per rilanciare il settore. “Si andrà ad operare su tre linee: ci saranno interventi per avere linee di credito per il settore, verrà dato sostegno al potere d’acquisto delle famiglie e poi bisognerà adeguare l'innovazione tecnologica e la strategia di promozione e promo-commercializzazione alle esigenze di un mercato globale”.

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