1) Sangalli: "Garantire la produzione delle Pmi con un quadro normativo certo e semplice"

1) Sangalli: "Garantire la produzione delle Pmi con un quadro normativo certo e semplice"

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23 novembre 2009
Macro Carrier

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, è intervenuto al convegno organizzato da Confcommercio nazionale e dall’Unione di Milano sul “Made in”. Sangalli ha subito ringraziato il ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, per la sua partecipazione. “Ci sembra di poter davvero dire che, in questo momento, discutere di Europa e discuterne con il Ministro per le politiche europee, a pochi giorni dalla conversione in legge del “decreto-Ronchi” sia questione necessaria ed urgente”. “Necessaria ed urgente – ha aggiunto Sangalli - perché una Europa politicamente più compiuta, e dunque una più compiuta politica economica europea, resta condizione ineludibile non solo per meglio contrastare gli effetti della coda della crisi, ma anche per irrobustire, nel 2010, il ritorno alla crescita. Bisogna, infatti, ricercare una più efficace coniugazione congiunta dei valori della disciplina di bilancio e delle ragioni della crescita, dello sviluppo e della coesione sociale”. “Bisogna, insomma, tenere insieme la lezione del Trattato di Maastricht ed il processo di rientro dei debiti pubblici con un rilancio determinato e realistico della Strategia di Lisbona. Quella Strategia, cioè, che, varata nel 2000, si proponeva appunto di fare dell’economia europea, entro il 2010, l’economia più competitiva e dinamica del mondo. Il 2010 è ormai alle porte. E, certo, il divario tra gli obiettivi di Lisbona e la realtà dell’economia europea è di tutta evidenza”. La risposta non sta però, secondo Sangalli, in un arretramento del disegno europeo. “La risposta sta, invece, in una sua ripartenza, che faccia tesoro anzitutto della lezione della crisi. Rivalutando, così, le ragioni dell’economia reale e del lavoro, e, in specie, il ruolo delle PMI proprio alla luce dello Small Business Act, ossia dell’atto di indirizzo comunitario con cui è stata riconosciuta la necessità di politiche dedicate alle PMI. Politiche dedicate non per costruire riserve indiane ma, al contrario, per consentire a ciascuna impresa – piccola, media o grande che essa sia – di competere e di crescere. E’ questa, del resto, la filosofia di riferimento anche di importanti disposizioni del decreto-Ronchi”. Delle norme in materia di tutela del “made in Italy”, che sollecitano, però, anche la rapida approvazione del regolamento comunitario sul “made in”. Proprio perché la qualità delle produzioni delle Pmi italiane merita di essere riconosciuta, valorizzata e difesa attraverso un quadro normativo certo e semplice. Così come meritano di essere ricordate le disposizioni in materia di apertura del mercato dei servizi pubblici locali”. “Queste norme – ha osservato il presidente di Confcommercio – sono un’occasione per costruire più mercato, più concorrenza, più efficienza anche nei servizi pubblici locali. Ma siamo anche alla vigilia della conclusione del lavoro di recepimento, nel nostro Paese, della direttiva Bolkestein, della direttiva, cioè, il cui obiettivo è la realizzazione di un compiuto mercato interno europeo dei servizi. Noi auspichiamo che questo recepimento sia equilibrato. Sia, cioè, tale da concorrere alla valorizzazione del pluralismo distributivo proprio del nostro Paese, favorendo, tra l’altro, l’affinamento qualitativo degli strumenti di programmazione commerciale. Una programmazione preziosa proprio per governare le trasformazioni della distribuzione commerciale e per accompagnarne il processo di costante miglioramento del servizio reso ai cittadini-consumatori”.

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