Conti pubblici, Tremonti: “il debito pubblico pesa, pochi i margini di manovra”

“La nostra politica resta quella di una fortissima attenzione sul debito pubblico e i margini di manovra non sono molti”. Così il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, al termine della riunione dell’Ecofin a Bruxelles, ha commentato la situazione dei conti pubblici in Italia.     

“Per noi i margini di manovra sono quelli che ci dice la Commissione Europea”, ha detto ancora Tremonti, osservando che con l’ingresso nell'euro “la Germania ha avuto l’unificazione, la Francia l’agricoltura, e per noi è stato il consolidamento del debito pubblico dentro le mura di Maastricht. Ed è questa la ragione per cui noi apprezziamo la permanenza nel patto di stabilità e crescita”. Anche perché, ha aggiunto, “se uno sbaglia su questo, magari riduce le tasse di qualcosa, poi le deve aumentare perché deve far pagare a usura i saggi di interesse”. Quindi, ha assicurato il ministro dell’Economia, “la nostra politica sarà basata su una fortissima attenzione alla particolarità storica dell'Italia, che è il debito pubblico”. Insomma, ha concluso, “dobbiamo essere estremamente prudenti per evitare 'deficismi' che poi si risolvono in una demagogia che costa due volte alla povera gente”.