3) Federalismo: Comuni e Terzo Polo in pressing. Dal CdM proroga di una settimana

3) Federalismo: Comuni e Terzo Polo in pressing. Dal CdM proroga di una settimana

DateFormat

20 gennaio 2011

Doppio stop al decreto sul federalismo municipale. Il nuovo testo messo a punto dal ministro
per la Semplificazione, Roberto Calderoni, non passa l'esame tecnico dei Comuni. Sul fronte politico a mettersi di traverso è invece il Terzo Polo che chiede una proroga di sei mesi della delega per approfondire la discussione altrimenti minaccia di votare no. La partita, insomma, si complica. Tanto che Calderoli apre alla richiesta del presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino, di convocare una conferenza unificata per discutere le modifiche necessarie. "A patto - avverte - che non serva a perdere tempo". Lo spazio di manovra c'è, come confermato dallo stesso ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. "Il testo - ha attaccato Chiamparino - contiene al suo interno "molte incertezze su numerosi punti fondamentali per la vita dei Comuni italiani. Così non va assolutamente e preghiamo il governo di apportare gli opportuni chiarimenti quanto prima". Secondo il presidente dei Comuni, "le incertezze della fase politica sono grandi e se vengono sommate a quelle del testo non ci mettono in condizione di dare un giudizio positivo". Da giovedì
la bozza Calderoli è sul tavolo della Commissione Bicamerale che dovrà votarla il 26 gennaio prossimo (alle 18 di oggi scade il termine per la presentazione degli emendamenti mentre per domani è prevista la relazione finale del presidente Enrico La Loggia). Il via libera dipende dal voto del finiano Mario Baldassarri in quanto maggioranza ed opposizioni si equivalgono in commissione. Ma Baldassari, insieme a Gian Luca Galletti (Udc) e Linda Lanzillotta (Api),
si prepara a presentare un emendamento congiunto per prorogare i tempi della delega. "Se ce lo bocceranno, voteremo no", chiosa. In concreto Chiamparino, boccia l'imposta municipale
(Imu) come "un restyling dell'Ici" (dal prelievo saranno esclusi i fabbricati di proprietà della Santa
Sede e gli immobili utilizzati per attività assistenziali come ospedali , cliniche, scuole private, ostelli e oratori). Motivo: "la definizione dell'aliquota di anno in anno introduce un elemento di
subalternità inaccettabile". Inoltre l'Anci ha votato all'unanimità un documento che solleva dubbi sul meccanismo di compartecipazione ad Irpef, tributi e cedolare secca. E chiede chiarezza su fondo
perequativo, sblocco delle addizionali Irpef e tassa di soggiorno.
Intanto il Consiglio dei Ministri ha deciso il rinvio di una settimana per l'esame e il voto dei pareri sulla delega al federalismo fiscale da parte della bicameralina per il federalismo.


Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca