3) PMI, BUROCRAZIA: IL GOVERNO PUNTA A UN TAGLIO DI 25 MILIARDI DI ONERI ENTRO IL 2012

3) PMI, BUROCRAZIA: IL GOVERNO PUNTA A UN TAGLIO DI 25 MILIARDI DI ONERI ENTRO IL 2012

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5 agosto 2008
Pmi, burocrazia: il Governo punta a un taglio di 25 miliardi di oneri entro il 2012

Pmi, burocrazia: il Governo punta a un taglio di 25 miliardi di oneri entro il 2012

 

Un taglio dei costi della burocrazia che potrebbe arrivare a 25 miliardi di euro entro il 2012 per le  piccole e medie imprese italiane. E’ l’obiettivo che il Governo intende raggiungere in conformità alla Strategia di Lisbona, in quanto l’Ue prevede una riduzione del 25% di questi oneri che ammontano al 4,6% del Pil e quindi dai 75 ai 100 miliardi di euro. Si tratta di un traguardo  ambizioso ma possibile, secondo i ministri per la Riforma e l’Innovazione della P.A., Renato Brunetta, e del Lavoro, Maurizio  Sacconi, che hanno illustrato in una conferenza stampa l’effetto prodotto da alcuni interventi di semplificazione contenuti del decreto 112, monitorati dalla Funzione pubblica e operati dal Lavoro.

Le semplificazioni in materia di lavoro stimate, in accordo anche con il Ministero per la Semplificazione normativa, comporteranno “un risparmio annuo di circa 4 miliardi di euro con un taglio del 25% degli oneri misurati in Italia e si tratta ancora di una valutazione  parziale, è solo l'inizio di un percorso”, ha detto Sacconi. Dal canto suo Brunetta ha sottolineato che “non si tratta solo di un’intenzione perché il 112 ha già operato tagli, al momento siamo già a un quarto di quel 25% e se continueremo così l’obiettivo sarà raggiunto appunto nel giro di quattro anni. Nel 2012 mi pacerebbe  arrivare a un taglio dai 17 ai 25 miliardi di euro, sarebbe l’equivalente di una manovra finanziaria”.

Tra gli interventi predisposti per un taglio di 4,1 miliardi di oneri burocratici spiccano l’abrogazione del libro paga e del libro matricola a favore del libro unico del lavoro. Semplificazioni riguardano anche il collocamento dei disabili e le nuove modalità di  comunicazione per le assunzioni e la fine dei rapporti di lavoro. Oltre ai risparmi per le imprese, il taglio degli adempimenti porterà per i due ministri a un’emersione del lavoro nero, “a liberare le imprese senza deregolare le tutele”.

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