3) Sangalli: "Urgente un pacchetto di riforme e di scelte per la crescita"

3) Sangalli: "Urgente un pacchetto di riforme e di scelte per la crescita"

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23 marzo 2012

"E' ovvio che in Europa e in Italia serve il fiscal compact, cioè disciplina fiscale e di bilancio. Ma va urgentemente messo in campo anche un robusto economic compact, cioè un pacchetto di riforme e di scelte per la crescita". Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel suo intervento alla conferenza stampa che ha aperto i lavori della tredicesima edizione del Forum di Cernobbio. "Senza più crescita ed occupazione - ha specificato commentando i dati diffusi dall'Ufficio Studi (vedi articolo a parte, ndr) - si fanno impervi tanto la sostenibilità, quanto il consolidamento dei processi di risanamento finanziario e di riduzione dei debiti pubblici". In particolare, Sangalli ritiene utili le semplificazioni della vita dei cittadini e delle imprese "perché di complicazioni burocratiche continuiamo ad averne troppe" e le liberalizzazioni, ma quelle "pensate e realizzate anche attraverso il confronto. Non come nel caso della totale deregolamentazione degli orari degli esercizi commerciali e delle loro aperture domenicali e festive, una scelta che non gioverà al pluralismo distributivo e che non sosterrà i consumi". Ma semplificazioni e liberalizzazioni da sole non bastano, occorrono "selezionati e qualificati investimenti pubblici in beni comuni essenziali per il futuro, per l'innovazione ed il capitale umano, per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, per le infrastrutture.
Per fare questo è necessaria la spending review, ovvero la revisione profonda ed urgente della struttura e della qualità della spesa pubblica, che è anche "condizione ineludibile per un progressivo alleggerimento della pressione fiscale a favore dei contribuenti in regola, insieme al recupero di evasione ed elusione". A quest'ultimo proposito, il presidente di Confcommercio ha ribadito che "la lotta all'evasione e all'elusione richiede tolleranza zero e a 360 gradi.
Ben vengano, dunque, controlli, accertamenti e sanzioni di comportamenti illeciti. Ma questo non può mai tradursi in giudizi sommari nei confronti di intere categorie di contribuenti. Mai: perché simili giudizi non rispondono al vero, non giovano all'impegno unitario di tutti i contribuenti in regola e ad un normale e civile rapporto tra fisco e contribuenti". Quanto ai paventati, ulteriori aumenti delle aliquote Iva, Sangalli li ha definiti una "mina che va al più presto disinnescata" perché altrimenti "si approfondirà la crisi della domanda interna, della produzione e dell'occupazione. Si stimolerà inflazione e si peserà maggiormente sui più bassi livelli di reddito". Passando al tema del confronto sulla riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, Sangalli ha sottolineato "l'esigenza di confermare il ruolo positivo di una 'buona' flessibilità. Bene, dunque, che il Governo abbia accolto la nostra richiesta di non procedere ad aggravi di costo per il lavoro stagionale, così rilevante, ad esempio, per il nostro turismo". E bene anche che nella riforma degli ammortizzatori sociali si cerchi di "tenere conto anche della necessità di evitare eccessivi appesantimenti del costo complessivo del lavoro, a partire dal costo del lavoro nelle piccole imprese" e che per l'articolo 18 "si sia giunti ad una soluzione equilibrata". "Fermo restando - ha chiosato sul tema Sangalli - che cercheremo nell'avanzamento dell'iter del varo e dell'attuazione della riforma di fare ulteriormente valere esigenze di non appesantimento burocratico della gestione dei rapporti di lavoro ed anche di maggiore equilibrio tra livelli di contribuzione e prestazioni effettivamente rese relativamente alla gestione malattia presso l'Inps e alle coperture Inail". Ultimo capitolo affrontato dal presidente di Confcommercio il rallentamento del credito all'economia e la crescita del costo dei finanziamenti, definiti "una vera e propria emergenza, un vero e proprio macigno da rimuovere per tornare ad imboccare un percorso di crescita". E quindi serve "capacità di guardare lontano ed oltre il tempo della crisi, non facendo venire meno il sostegno creditizio.
Banche ed imprese devono collaborare valorizzando il ruolo dei consorzi fidi e del fondo centrale di garanzia, e ora con il rinnovato accordo sulla moratoria dei debiti. Ed anche riducendo il costo delle commissioni sugli strumenti di moneta elettronica". Va poi risolta la questione del ritardo dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese, uno stock di crediti di circa 60/70 miliardi di euro: "è liquidità sottratta alle imprese in una fase delicatissima". "Occorrono impegno e responsabilità comuni: delle banche e delle imprese, del governo e della politica. Di una politica - ha concluso il presidente di Confcommercio - che colga anche l'opportunità del passaggio di fase del governo Monti per porre le fondamenta di una nuova stagione della Repubblica. E che lo faccia attraverso scelte di autoriforma, di riforma istituzionale e di riforma elettorale, che consentano di archiviare definitivamente tanto la stagione sterile del bipolarismo muscolare, quanto il virus dell'antipolitica".

 

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