5) ALBONETTI (PRESIDENTE UNIONE VENEZIA): "INTERVENTI DEI COMUNI CONDIZIONATI DAL PATTO DI STABILITA'"

5) ALBONETTI (PRESIDENTE UNIONE VENEZIA): "INTERVENTI DEI COMUNI CONDIZIONATI DAL PATTO DI STABILITA'"

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26 febbraio 2009
Passante, tram, metropolitana di superficie

Infrastrutture: Albonetti, “i vincoli del Patto di stabilità impediscono ai Comuni di investire 

 

Il presidente di Confcommercio Venezia, Massimo Albonetti, è intervenuto a Mestre al Convegno “Trasporti e Infrastrutture per la competitività delle Piccole e Medie Imprese”, nell’ambito della seconda tappa del Roadshow Pmi di Confcommercio. Prima del suo intervento, Albonetti ha voluto testimoniare la propria soddisfazione per l’esito dell’Assemblea Annuale dell’Unione di Venezia: “gli Stati generali ci hanno fornito l’occasione per avviare un dialogo progettuale anche sul piano delle infrastrutture complementari, fondamentali per la circolazione urbana. Tutta la provincia di Venezia è al centro di grandi trasformazioni legate alla mobilità, ed è perciò fondamentale che si stabiliscano connessioni tra le grandi opere nazionali e regionali, e quelle complementari in programma sul territorio”.  Entrando poi nel vivo del discorso sulle infrastrutture, Albonetti ha sottolineato che “quella che Venezia e la sua provincia si appresta a vivere è un’era di grandi trasformazioni, sotto il profilo delle infrastrutture, con le grandi opere di collegamento globale che vedono la nostra provincia al centro di scambi internazionali, punto strategico di passaggio da e verso l’Oriente, ma anche protagonista di un cambiamento nella mobilità urbana, sempre più orientato alla sostenibilità”.

“Sono temi – ha ricordato Albonetti - sui quali la Confcommercio Unione Venezia si è più volte spesa, raccogliendo le richieste provenienti dalla base, avanzando proposte, sollecitando la realizzazione di opere preziosissime per il nostro territorio e i nostri settori che però in alcuni casi non stanno andando oltre il progetto”. “Un passo importante – ha aggiunto - è stato compiuto, grazie alla recentissima realizzazione del Passante di Mestre che ha avvicinato tra loro le maggiori province del Veneto: i suoi effetti benefici hanno sollevato da anni di sacrifici, imprecazioni e tempo perso, i tanti agenti di commercio nostri associati che in questo periodo hanno dato forti segnali di apprezzamento; ma anche i molti pendolari e turisti che transitano, senza più esserne prigionieri, sulla tangenziale di Mestre si sono accorti della differenza. Il Passante è una delle opere più attese e importanti che la Giunta regionale del Veneto abbia compiuto, in sinergia con il Governo e le amministrazioni provinciali e locali”.

Tuttavia, secondo il presidente della Confcommercio lagunare, bisogna fare di più: “Le pesanti criticità sul fronte delle accessibilità al territorio, per essere governate richiedono la piena integrazione tra pianificazione dei sistemi di trasporto e logistica e la più generale pianificazione dell’uso del territorio. Nonostante gli sforzi che si sono fatti finora, a parte alcuni casi non vedo una strategia complessiva, alla luce della realizzazione di tutte le opere previste nel Veneziano”. “Tra non molto – ha proseguito Albonetti - i porti mediterranei e soprattutto quelli che si affacciano sull’Adriatico diventeranno enormemente più competitivi rispetto a quelli del Nord Europa, grazie alla posizione che ricoprono, essendo crocevia tra i nuovi centri della produzione economica mondiale, che si sono spostati nell’Est asiatico. Trieste Venezia e Chioggia lavoreranno assieme, sviluppando ciascuno le proprie peculiarità: Venezia è specializzata nello scalo passeggeri; Trieste, anche per i suoi fondali, accoglie navi di grandi dimensioni; Chioggia si è specializzata nel traffico fluvo-marittimo”. “Grandi cambiamenti – ha poi ricordato il presidente - sono attesi anche su quella che è la storica porta d’accesso a Venezia, Piazzale Roma, collegamento fra terra e mare, varco identico a 50 anni fa. La creazione e la presenza di nodi logistici quali la stazione, l’aeroporto, il tram, la metro, il people mover (che entro il 2009 dovrebbe collegare Tronchetto-Marittima-Venezia), e un grosso progetto immobiliare previsto a Tessera, porteranno alla necessità di un collegamento diretto di accesso alla città e alle isole finora concepite come luoghi lontani perché raggiungibili in tempi lunghi”. “Sempre guardando al futuro, l’alta velocità potrebbe diventare il trait-d’union tra l’aeroporto Marco Polo di Tessera e, ad esempio, quello di Trieste, che sarebbe raggiungibile in soli 35 minuti: il suo scalo potrebbe fungere da terza pista, quella che attualmente non si può realizzare a Venezia. Ma l’alta velocità consentirebbe anche un collegamento diretto con le altre città del nord, come Milano e Genova, per turisti e uomini d’affari che sbarcano al Marco Polo”. Tutti progetti ambiziosi che però si “scontrano” con la mancanza di risorse: “quello che preoccupa – ha sottolineato Albonetti - sono le poche risorse e le imposizioni che attualmente costringono gli enti locali a una condizione di impotenza, vincolandoli sul piano del rispetto del Patto di stabilità. Patto che sembrava venisse ammesso con delle condizioni in deroga; invece si è scoperto che, anche vendendo parte del loro patrimonio, Comuni e Province non potrebbero utilizzarne il ricavato per compiere interventi infrastrutturali. Salta quindi una condizione fondamentale per poter effettuare quei lavori di cui i centri storici hanno bisogno”.

 

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