5) Anche l'Isae "vede" la ripresa nel 2010
5) Anche l'Isae "vede" la ripresa nel 2010
L’Isae, nell’ultimo rapporto di previsioni per l'economia italiana, segnala “l’attenuazione della caduta produttiva in Italia ipotizzando “un punto di svolta per l'economia italiana tra l’estate e l’autunno”. “La fase peggiore del ciclo – si legge nel rapporto Isae -dovrebbe essere stata superata anche in Italia. L’avvio della ripresa avverrà tuttavia con molta gradualità evidenziandosi nelle cifre medie annue solo a partire dal 2010”. Il Pil si contrarrà quest’anno del 5,3% (-5,2% in termini grezzi) mentre l'anno prossimo si prevede una crescita dello 0,2% (+0,3% senza l'aggiustamento per gli effetti del calendario. Tra le diverse componenti della domanda, l’Isae segnala un calo del 2,2% dei consumi quest'anno (+0,1% nel 2010) e un calo a due cifre delle spese per investimenti (-11,2%) e per l’export (-18,5%) che risente del “drastico ripiegamento del commercio internazionale”. Nel 2009 il numero di persone occupate dovrebbe flettere dell’1,3% cioè circa 300.000 posti di lavoro in meno. Sul fronte del mercato del lavoro si prevede un tasso di disoccupazione al 7,9% e al 9,3% nel 2010 (dal 6,7% del 2008). L'anno in corso dovrebbe chiudere con un rapporto deficit-Pil del 5,3% (“quasi il doppio di quello registrato nel 2008”) e un debito al 114,6% del prodotto. L’indebitamento netto dovrebbe attestarsi al 5,1% nel 2010 e “al netto degli effetti del ciclo e delle misure una tantum il disavanzo risulta in diminuzione in entrambi gli anni di previsione”. Per quanto riguarda il debito pubblico, l’Isae lo segnala in crescita anche nel 2010 quando si attesterebbe al 117,7%.