A gennaio torna a scendere la fiducia dei consumatori

A gennaio torna a scendere la fiducia dei consumatori

Indicazioni sfavorevoli sulla situazione del Paese, su quelle personali e del mercato del lavoro. Si torna a percepire un aumento dei prezzi. La fiducia scende in tutte le regioni d'Italia.

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26 gennaio 2010
Secondo l’Isae, dopo tre rialzi consecutivi, a gennaio la fiducia dei consumatori italiani tornata a scendere

Secondo l’Isae, dopo tre rialzi consecutivi, a gennaio la fiducia dei consumatori italiani tornata a scendere. L’indice è passato da 113,7 a 111,7, collocandosi sui livelli di ottobre scorso. A peggiorare sono soprattutto le attese per i prossimi mesi, che scendono in termini di indice aggregato da 106,3 a 101,1 in prossimità dei valori dello scorso luglio; si deteriorano anche le opinioni sulla situazione economica del Paese (da 92,4 a 88,8) mentre quelle sulla situazione personale accusano una flessione di lieve entità (da 123,7 a 123,4). I consumatori sono invece più ottimisti circa la situazione corrente (da 118,8 a 119,8 il relativo indicatore). In particolare, le indicazioni più sfavorevoli provengono dalle attese sia riguardo alla situazione del Paese sia quelle personali e del mercato del lavoro. I consumatori tornano a percepire un aumento dei prezzi negli ultimi dodici mesi. La fiducia scende in tutte le regioni d’Italia, di più al Centro, in maniera minore nel Nord Ovest. A gennaio segnano un deterioramento tutte le opinioni, considerate singolarmente, riguardanti la situazione economica del paese. In particolare, i giudizi sul quadro corrente passano da -78 a -80; le attese a breve termine si deteriorano da -2 a -8; anche le valutazioni relative al mercato del lavoro segnano, dopo l'assestamento dello scorso mese, una flessione, con le attese di incremento della disoccupazione che si attestano a 83 da 76 della scorsa rilevazione. Riguardo all'andamento dei prezzi, a gennaio, tornano a prevalere, dopo quattro mesi, quanti li ritengono aumentati rispetto a coloro che li ritengono “stabili” o “diminuiti”. In moderata flessione, come detto, i giudizi e le previsioni sulla situazione personale. Se da una parte si deteriorano in misura marcata le previsioni sulla situazione familiare (da -3 a -8) e le possibilità future di risparmio (da -38 a -44), peggiorano in misura più contenuta i giudizi sulla situazione presente e sul bilancio della famiglia (da -42 a -43 il primo e da -2 a -4 il secondo). Migliorano invece le valutazioni sull'opportunità attuale del risparmio (da 158 a 164) e sulla convenienza di acquisto di beni durevoli (con il saldo che recupera da -74 a -72). Sull'acquisto dei maggiori beni durevoli, trova conferma la prudenza espressa nelle intenzioni a breve di acquisti. Infatti il saldo di quanti si mostrano intenzionati ad acquistare un'autovettura si riduce a -176 (da -172); quello di coloro che prevedono l'acquisto di un'abitazione diminuisce da -190 a -192 e soltanto quello di coloro che intendono effettuare manutenzioni straordinarie recupera da -171 a –168.

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