A Pistoia Natale senza sorprese

A Pistoia Natale senza sorprese

Secondo un'indagine fra gli associati alla Confcommercio provinciale, sarà un Natale austero per i consumi, senza particolari variazioni rispetto a quello del 2012.

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3 dicembre 2013

I risultati di un'indagine di Confcommercio Pistoia confermano i dati nazionali: non si rinuncerà ai regali e alle tradizioni alimentari ma i consumi non subiranno incrementi rispetto allo scorso anno. Sarà un Natale austero per i consumi, senza particolari variazioni rispetto a quello del 2012. La crisi si farà sentire anche quest'anno: i dati raccolti da Confcommercio Pistoia nell'ambito di un'indagine svolta presso i propri associati non annunciano cenni di ripresa, ma nemmeno ulteriori peggioramenti rispetto al passato. Complessivamente gli imprenditori pistoiesi del settore moda prevedono per le settimane a venire una sostanziale tenuta rispetto ai guadagni realizzati nel 2012. Al momento, quindi, non sembrano esserci segnali di particolari diminuzioni o aumenti delle vendite: l'auspicio è per tutti quello di compensare durante il mese di dicembre i risultati di un'annata non sempre rosea. Finora il mercato è rimasto piuttosto calmo, e anche per questo motivo si pensa che, come negli anni passati, il periodo delle feste faccia registrare una tenuta del settore abbigliamento. Qualcuno è più pessimista: questo vale  nel settore delle calzature, ad esempio, dove si prevede una leggera flessione. Altri hanno registrato finora un calo delle vendite del 10% e si accontenterebbero quindi di dimezzarlo; non manca però chi riesce a essere più fiducioso ed  ripone nelle vendite la speranza di poter compensare, in parte le mancate vendite dei mesi scorsi. Secondo quanto emerso la spesa che le famiglie pistoiesi riserveranno ai beni alimentari non è a rischio. Si prevede, infatti, una tenuta rispetto al 2012 anche per il settore alimentare, acquisti a cui non si rinuncia e specie nei giorni vicini ai tradizionali pranzi e cenoni i consumatori ricercano la qualità per mantenere vive le tradizioni. La maggior parte degli operatori del dettaglio alimentare dichiara quindi un livello stazionario delle vendite, in cui non si prevede né una crescita né cali drastici. Più diversificata la situazione nell'ambito della ristorazione, caratterizzata comunque anch'essa dall'assenza di picchi negativi. Anche dove si riferiscono diminuzioni di clienti negli ultimi mesi si prevede che i guadagni torneranno ad essere stabili nella settimana di Natale. Per la maggior parte degli associati Confcommercio si prospetta un andamento stazionario: i riscontri positivi sono attesi soprattutto nella settimana compresa tra Natale e Capodanno; qualcuno ha richieste di prenotazione per i giorni prima del 25 e per il cenone di fine anno, anche se quest'ultima sembra una delle tradizioni meno persistenti. Qualcuno nel settore della somministrazione teme però che la positività dei potenziali guadagni possa essere messa a rischio dall'enorme mole di adempimenti fiscali e tasse in scadenza tra dicembre e gennaio.

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