A Treviso crescono i negozi "stranieri"

A Treviso crescono i negozi "stranieri"

Secondo uno studio Confcommercio, nel 2009 le imprese del commercio in provincia di Treviso intestate a cittadini italiani sono diminuite del 2,6 per cento. I gestori extracomunitari sono invece aumentati di 99 unità, assestandosi a 2.385 unità.

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14 giugno 2010
COMMERCIO: TREVISO;NEGOZI ITALIANI - 2,6%,CRESCONO STRANIERI

Secondo uno studio di Unascom Confcommercio Treviso, elaborato su dati della Cciaa, nel 2009 le imprese del commercio in provincia di Treviso intestate a cittadini italiani sono diminuite del 2,6%, passando dalle 25.801 dell’anno precedente a 25.144 ma, nel frattempo, i gestori di punti vendita da extracomunitari sono aumentati di 99 unità, assestandosi a 2.385 unità. Fra gli imprenditori extracomunitari del commercio, in prima posizione ci sono i marocchini (586), seguiti dai cinesi (295) e, sorprendentemente, dagli svizzeri (240). Il 2009, hanno rilevato i vertici dell'associazione trevigiana, è stato il primo in cui è stata rilevata una diminuzione sostanziale dei punti vendita, passati dagli 11.932 dell’anno precedente a 11.586. Tuttavia sono aumentati i metri quadrati delle superfici di vendita, dato che, secondo gli osservatori, sta ad indicare la cessazione dell’attività da parte di un alto numero di esercizi di dimensione piccola o medio-piccola a fronte di sia pur poche aperture di insediamenti con grandi superfici di vendita. Per quanto riguarda l'aspetto occupazionale della crisi, l'ente bilaterale Ebicom ad oggi ha già provveduto ad erogare ammortizzatori sociali per 1.200 addetti, appartenenti a 300 aziende, mentre nell’intero 2009 le indennità di disoccupazione erano state riconosciute a meno di 400 lavoratori.

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