A Trieste accordo Confcommercio-Confidi

A Trieste accordo Confcommercio-Confidi

L'intesa punta a dare supporto per le richieste di accesso al credito alle imprese del commercio, del turismo e dei servizi, specie le pmi. Fra gli obiettivi anche lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile e di quella femminile.

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4 luglio 2008
Trieste,

A Trieste accordo Confcommercio-Confidi

 

Supportare le imprese del commercio, del turismo e dei servizi, specie quelle di piccole e medie dimensioni, per le richieste di accesso al credito, ma anche favorire la nascita dell’imprenditoria giovane e quella femminile. Questi gli obiettivi dell’accordo sottoscritto da Confcommercio Trieste e dal Confidi, società mutualistica che sostiene le pmi che ad essa aderiscono per quanto concerne l’accesso al credito ed il reperimento del capitale di rischio attraverso la prestazione di garanzie collettive destinate alle medesime.

L’accordo, che avrà una durata intanto triennale e che potrà essere applicato a tutti i futuri soggetti che aderiranno alle parti, prevede la possibilità, per quanti si iscriveranno a Confcommercio, di poter essere esentati, per il primo anno, dal pagamento della quota associativa. Parimenti, per quanto concerne il Confidi, verrà applicata una riduzione del 50% della quota di iscrizione una tantum. Inoltre, per incoraggiare la nascita di unità produttive guidate da under 40 oppure da donne per almeno due terzi dell’assetto societario, sarà fornita la garanzia nella misura del 60% del prestito erogato con una riduzione del 50% sulle spese delle commissioni previste per le garanzie concesse.

Per Paoletti, presidente della Confcommercio provinciale, “a fronte degli attuali scenari che vedono in difficoltà innumerevoli segmenti dell’intero tessuto produttivo risulta prioritario, a beneficio non solo del settore del terziario ma in un contesto d’insieme che includa tutte le categorie d’impresa, operare in sinergia fra tutti i soggetti interessati allo sviluppo economico del comprensorio�.

Franco Sterpin Rigutti, eletto recentemente alla guida del Confidi, ha invece sottolineato “la crescente fiducia degli istituti di credito ed anche degli imprenditori, per i quali Confidi costituisce un punto di riferimento cui, complice anche la sfavorevole fase congiunturale, guardano un numero sempre maggiore di operatori�

 

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