A Vieste commerciante ucciso a coltellate
A Vieste commerciante ucciso a coltellate
Mario Nardella, di 40 anni, titolare di una rivendita all'ingrosso di bevande nella cittadina garganica, è stato ucciso con diverse coltellate al torace da un rapinatore che ha poi tentato inutilmente la fuga.
![]( /documents/20126/274237/vieste.jpg/62d9aa94-c906-b9db-42f9-26ce824bbd7c?version=1.1&t=1594026664857&imagePreview=1 )
E' finita nel sangue una rapina compiuta ieri sera in una rivendita all'ingrosso di bevande a Vieste. Il titolare, Mario Nardella, di 40 anni, ha probabilmente tentato di reagire ed è stato ucciso con diverse coltellate al torace dal rapinatore che ha poi tentato inutilmente la fuga. L'uomo, un giovane pregiudicato, Silvio Stramacchia, di 26 anni, è stato arrestato poco dopo dalla Polizia. A bloccarlo sono stati due agenti del commissariato di Manfredonia e un agente della polstrada che stavano facendo un servizio di controllo nella zona della rivendita. Lo hanno notato mentre fuggiva dal negozio che si trova nel centro della cittadina garganica e lo hanno inseguito. Dopo un corsa di circa un chilometro a piedi per le stradine del paese, i tre agenti sono riusciti a bloccare Stramacchia mentre questi tentava di superare il cancello di un fabbricato. Il giovane aveva anche cercato di disfarsi del passamontagna e del coltello usato nell'aggressione, ma entrambi sono stati recuperati e sequestrati. A quanto si è appreso, ha numerosi precedenti penali per droga, rapina e furto. Sul luogo della rapina gli investigatori hanno trovato la vittima riversa per terra con il registratore di cassa aperto e sporco di sangue. Secondo una prima ricostruzione, Nardella potrebbe avere reagito mentre veniva minacciato e il rapinatore lo ha colpito con più fendenti al torace. Non era la prima volta che il commerciante subiva una aggressione: solo due mesi fa, nel suo negozio, c'era stata un'altra rapina. Le indagini sull'accaduto sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, Vincenzo Maria Bafondi.