Addio al "padre" dello Statuto dei lavoratori

Addio al "padre" dello Statuto dei lavoratori

E' morto a Roma Gino Giugni. Più volte senatore e ministro del Lavoro nel Governo Ciampi, nel 1969 fu messo a capo della Commissione Nazionale per lo Statuto dei Lavoratori.

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5 ottobre 2009
E’ morto nella notte a Roma Gino Giugni

E’ morto nella notte a Roma Gino Giugni. Nato a Genova il primo agosto del 1927, nel 1969 venne messo a capo della Commissione Nazionale per lo Statuto dei Lavoratori ed ebbe l’incarico di scriverne il testo. L’impulso alla nascita dello Statuto fu dato da Giacomo Brodolini, sindacalista di area Psi, ministro del Lavoro che legò il suo nome sia alla riforma della previdenza sociale che all’abolizione delle gabbie salariali. Fu proprio lui a chiedere l’istituzione di una commissione nazionale e a chiamarne alla presidenza, appunto, Giugni.

Nel 1983 Giugni venne eletto senatore nelle liste del Psi e divenne in seguito, presidente della commissione per il lavoro e la sicurezza sociale e membro della Commissione Parlamentare Inquirente sulla P2. L’83 fu anche l'anno dell'attentato delle Brigate Rosse: il 3 maggio stava camminando a Roma quando venne “gambizzato” da una donna. Nelle elezioni politiche del 1987 fu rieletto senatore e fu riconfermato presidente della Commissione per il lavoro e la sicurezza sociale. Dal 1993 al 1994 fu presidente del Psi e nello stesso arco di tempo divenne ministro del Lavoro del governo Ciampi.

 

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