AGRICOLTURA E PESCA

AGRICOLTURA E PESCA

DateFormat

7 febbraio 2003
1

AGRICOLTURA E PESCA

 

 

1)    Lavori della Commissione europea

 

a) Riforma pesca

La Commissione europea ha pubblicato, il 23 dicembre, una comunicazione sugli strumenti per migliorare gli accordi di pesca conclusi con i paesi terzi. La Commissione propone che i rapporti bilaterali in materia di pesca passino progressivamente da accordi di accesso a degli "accordi di partenariato" al fine di contribuire ad una pesca responsabile nell'interesse reciproco delle parti interessate. Tali accordi riguarderanno sia la protezione degli interessi della flotta peschereccia di alto mare, sia il rafforzamento delle condizioni che permettono di praticare una pesca sostenibile nelle acque dei paesi partner. Tale comunicazione appartiene al pacchetto di proposte sulla riforma della politica comune della pesca.

 

b) Aiuti di stato per i rifiuti dei macelli, i test TSE e i capi morti

Come già segnalato nel nostro Bollettino precedente (11/02), la Commissione europea ha adottato nuovi orientamenti per gli aiuti di stato relativi ai costi di smaltimenti dei rifiuti ei macelli e dei capi morti e dei test per le encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE). Tali orientamenti sono stati, ora, pubblicati sulla Guce C324 del 24.12.2002.

 

2)    Lavori del Comitato Economico e Sociale

 

a) Revisione della PAC  (Rel. Kienle)

In questo parere, che segue e completa il parere d'iniziativa sul "Futuro della PAC" adottato nel marzo scorso, il Comitato continua la sua analisi sulle possibili evoluzioni della politica agricola comune, questa volta però alla luce delle proposte della Commissione sulla revisione intermedia. Secondo il Comitato il dibattito sulla "futura PAC", lanciato dalla Commissione con la proposta sulla revisione intermedia e volto a contribuire alla definizione di concrete proposte legislative da parte dell'esecutivo comunitario, assume una importanza fondamentale. Esso va infatti ben al di là delle questioni economiche e sociali del settore agricolo, coinvolgendo anche gli aspetti della sicurezza degli alimenti, della garanzia dell'approvvigionamento alimentare, della tutela dei consumatori, dell'ambiente e della natura. In linea di massima il Comitato appoggia gli obiettivi indicati dalla Commissione e, in particolare, vede con favore il proposito di integrare il principio della multifunzionalità in tutte le componenti della politica agricola comune. Ritiene però che sia importante soprattutto esaminare se e in quale modo le misure proposte siano davvero in grado di contribuire al raggiungimento di tali obiettivi. A giudizio del Comitato, uno dei principali obiettivi della Commissione è stato già raggiunto con le riduzioni dei prezzi disposte dall'Agenda 2000: fare in modo che, nei mercati e soprattutto in quello dei cereali, la funzione dell'intervento tornasse ad essere quella di una rete di sicurezza. Il Comitato dubita perciò che la proposta di ridurre il prezzo dei cereali di un ulteriore 5% possa essere giustificata dall'evoluzione dei prezzi sul mercato mondiale. Il Comitato ha più volte affermato di essere favorevole al potenziamento dello sviluppo rurale. Rileva però con preoccupazione, oltre all'insufficienza della dotazione finanziaria del secondo pilastro, la sua distribuzione diversificata tra una regione e l'altra. Pertanto, se si intende ampliare ulteriormente il secondo pilastro della PAC, va garantito che ogni Stato membro metta a disposizione una quantità minima di fondi nazionali di cofinanziamento. Su un totale disaccoppiamento dei pagamenti compensativi il Comitato esprime perplessità e chiede ulteriori approfondimenti. Pur concedendo una maggiore libertà decisionale agli agricoltori, il disaccoppiamento totale rischia di non servire né alla multifunzionalità dell'agricoltura, né a garantire a lungo termine l'erogazione di pagamenti diretti. Le proposte relative al disaccoppiamento prefigurano in realtà una ridefinizione o un "riaccoppiamento", poiché in futuro i pagamenti diretti saranno condizionati al raggiungimento di determinati standard (cross compliance – condizionalità). Secondo il Comitato sarà possibile valutare realmente la questione solo una volta che la Commissione avrà formulato proposte più precise sull'entità e sulla procedura di controllo delle disposizioni in materia di condizionalità. Per quanto riguarda la prosecuzione dei negoziati dell'OMC, il Comitato raccomanda alla Commissione di continuare ad insistere sulla posizione difesa finora, in favore di un abbinamento tra i temi commerciali tradizionali e gli aspetti cosiddetti "non commerciali".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca