Agricoltura e pesca

Agricoltura e pesca

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2 settembre 2004
1) Lavori del Consiglio Ue

AGRICOLTURA E PESCA

 

 

1) Lavori del Consiglio Ue

 

a) Etichettatura della carni bovine

Il 21 giugno, il Consiglio ha rilevato un ampio consenso tra le delegazioni a favore del documento della Commissione e della valutazione espressa da quest'ultima circa la normativa comunitaria in materia di etichettatura delle carni bovine. Sulla base della discussione, il Consiglio ha tratto le seguenti conclusioni:

§         La prima osservazione da fare e che è stata concordato che l'etichettatura delle carni bovine è in misura considerevole venuta incontro all'esigenza dei consumatori di essere informati, contribuendo conseguentemente a ridare fiducia a questi ultimi e a ripristinare la domanda di carni bovine, e che attualmente non vi è motivo di modificare sostanzialmente il sistema in vigore;

§         In merito alle questioni specifiche sollevate nella relazione, la maggioranza delle delegazioni è contraria all'introduzione dell'etichettatura di origine UE nella fase attuale e anche a disposizioni più flessibili riguardo alle carni macinate, specialmente per quanto attiene alla disciplina delle forniture di carni da parte di più di uno Stato membro a stabilimenti di produzione di carni macinate;

§         Rispetto all'estensione delle disposizioni in materia di etichettatura al settore della ristorazione collettiva e privata, la maggioranza condivide il parere della Commissione, secondo cui al momento non si dovrebbe procedere ad un'estensione generale; tuttavia, la Commissione ha confermato che gli Stati membri sono autorizzati ad adottare misure nazionali obbligatorie conformemente alle procedure di cui alla direttiva 1998/34/CE;

§         La maggioranza delle delegazioni concorda con la Commissione circa la necessità di armonizzare le specifiche dell'etichettatura facoltativa e di semplificare le disposizioni comunitarie sui lotti di carni bovine in fase di secondo sezionamento, sui ritagli di carne e sui prodotti non preimballati. Si tratta di questioni che andrebbero trattate a livello di comitato di gestione;

§         Sono state espresse opinioni variegate circa l'armonizzazione delle definizioni delle categorie di bovini, specialmente riguardo ai vitelli; secondo la maggior parte delle delegazioni, la questione della definizione di vitello è di competenza del Consiglio.


 

2) Lavori della Commissione europea

 

a) 21 azioni per promuovere l’agricoltura biologica

Il 10 giugno, la Commissione europea ha presentato una comunicazione relativa ad un "Piano di azione europeo per l’agricoltura biologica e gli alimenti biologici", finalizzato a promuovere il continuo sviluppo dell’agricoltura biologica nell’Ue. Il piano costituisce una risposta al rapido aumento del numero di aziende agricole biologiche e alla crescente domanda da parte dei consumatori. E’ stato inoltre elaborato sulla base di consultazioni con gli Stati membri e con le parti interessate, cio’ ha comportato, fra l’altro, una consultazione on line nel 2003, un’audizione nel gennaio 2004 e varie riunioni con gli Stati membri e con i gruppi di interesse.  La Commissione ha presentato una lista di 21 azioni concrete da realizzare:

 

Miglioramento dell’informazione

I consumatori europei non sono, secondo la Commissione, ben informati sui principi e sui benefici dell’agricoltura biologica. Per ampliare le informazioni disponibili sull’agricoltura biologica, le pubbliche autorità degli Stati membri e l’Ue devono rendere accessibili al pubblico dati obiettivi e affidabili. Il Piano prevede pertanto la realizzazione di campagne di informazione a livello comunitario cofinanziate dall’Ue, indirizzate ai consumatori, agli operatori o alle mense pubbliche, al fine di illustrare i benefici dell’agricoltura biologica, promuovere l’uso del logo comunitario, rendere più trasparenti le varie norme di qualità e accrescere la disponibilità di prodotti biologici a beneficio dei consumatori dell’Unione.


 

Accrescimento dell’efficacia del sostegno pubblico

L’agricoltura biologica è uno strumento importante nella strategia per l’integrazione ambientale e lo sviluppo sostenibile, che costituiscono i principi fondamentali della PAC. Attualmente i produttori biologici possono beneficiare di aiuti nel quadro dei pagamenti diretti e delle misure di sostegno dei prezzi. Inoltre, l’agricoltura biologica è pienamente integrata nella politica di sviluppo rurale e svolge un ruolo importante offrendo evidenti benefici ambientali. La Commissione raccomanda pertanto vivamente agli Stati membri di utilizzare pienamente gli strumenti disponibili nel quadro dei rispettivi piani di sviluppo rurale per sostenere l’agricoltura biologica, e in particolare di:

·         stimolare la domanda attraverso il ricorso ai nuovi sistemi qualità;

·         promuovere azioni destinate a preservare a lungo termine i benefici per l’ambiente e la protezione della natura;

·         offrire incentivi ai produttori biologici affinché convertano l’intera azienda agricola all’agricoltura biologica, anziché limitarsi ad una conversione parziale;

·         offrire incentivi ai produttori per migliorare la distribuzione e la commercializzazione;

·         promuovere la formazione e l’educazione di tutti gli operatori del settore, nel campo della produzione, della trasformazione e della commercializzazione.

 

Potenziamento della ricerca

Per promuovere l’espansione dell’agricoltura biologica sono necessarie nuove conoscenze e soprattutto nuove tecnologie. Le proposte della Commissione per potenziare la formazione e la ricerca riguardano, di conseguenza, tutti i livelli, dall’adozione di programmi di ricerca nelle università o in altri istituti di ricerca fino alla formazione all’interno delle aziende agricole per garantire il corretto trasferimento delle tecnologie agli agricoltori.

 

Rafforzamento delle norme di produzione e il regime delle importazioni e dei controlli

Proprio in quanto si tratta di un sistema di produzione descritto fin nei dettagli, i cui prodotti sono caratterizzati da un prezzo più elevato, l’agricoltura biologica non può esistere senza apposite norme di produzione e senza controlli affidabili lungo tutta la filiera. Il Pian prevede pertanto di:

·         definire i principi fondamentali dell’agricoltura biologica rendendo espliciti i servizi resi alla collettività; accrescere la trasparenza e la fiducia dei consumatori;

·         costituire un gruppo di esperti indipendenti incaricato di formulare pareri tecnici;

·         rafforzare e armonizzare ulteriormente le norme in materia di agricoltura biologica attraverso il canale delle organizzazioni internazionali;

·         migliorare le norme, ad esempio in materia di benessere degli animali;

·         definire le norme per i settori non ancora disciplinati, quali l’acquacoltura, e stabilire nuovi standard ambientali, ad esempio il consumo di energia fossile ecc.;

·         chiarire le norme riguardanti il divieto di impiego di OGM;

·         accrescere l’efficacia e la trasparenza del sistema di controllo;

·         accrescere l’efficacia delle disposizioni in materia di importazioni.

Il documento e il documento di lavoro dei servizi della Commissione sono disponibili al seguente indirizzo Internet:

http://europa.eu.int/comm/agriculture/qual/organic/plan/index_it.htm

 

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