Aipark invoca un futuro per gli ausiliari della sosta

Aipark invoca un futuro per gli ausiliari della sosta

L'Associazione che riunisce i gestori di parcheggi denuncia il degrado subito dal controllo delle aree di sosta a pagamento in concessione. Medeghini: "il problema merita un qualche ripensamento a livello legislativo".

DateFormat

22 dicembre 2009
In pieno periodo prenatalizio, nel quale la regolamentazione di traffico e sosta appare un problema più che mai pressante, Aip

In pieno periodo prenatalizio, nel quale la regolamentazione di traffico e sosta appare un problema più che mai pressante, Aipark (Associazione italiana tra gli operatori del settore

della sosta), denuncia la sempre maggiore difficoltà del controllo delle aree in concessione a causa dell’incertezza del ruolo degli ausiliari della sosta. Da quando infatti una sentenza (la 5621 del 3 febbraio 2009) emessa dalla Corte di Cassazione a sezioni unite ha circoscritto i controlli degli ausiliari soltanto alle aree di sosta a pagamento in concessione, i vertici aziendali sono impegnati a ripianificare gli orari di lavoro e a rivedere gli organici a disposizione, in esubero rispetto ai compiti previsti. Secondo Aipark, “gli scarsi organici della Polizia Municipale non consentono in genere il controllo di aree normalmente di competenza degli ausiliari, con conseguente, forte degrado del territorio”. L’assenza di responsabilità degli ausiliari, causata dalla sentenza della Cassazione, crea inoltre, di fatto, “una situazione di forte disagio agli stessi operatori, che non possono intervenire per sanzionare palesi infrazioni al Codice della Strada in materia di sosta, rischiando così di essere ancor più sminuiti nel loro ruolo da parte degli automobilisti”.

Un’ulteriore complicazione alla questione infinita sugli ausiliari del traffico, evidenziata dall’Associazione, deriva dal fatto che la sentenza della Corte di Cassazione 22676/09 differenzia ingiustamente gli ausiliari dipendenti diretti del Comune - in verità assai rari - con ampi poteri sanzionatori, limitando invece le competenze dei dipendenti delle società

concessionarie e forse anche degli ispettori del trasporto pubblico. “Questa sentenza - commenta Marco Medeghini, presidente Aipark  - è a nostro parere controproducente in quanto induce i cittadini a pensare che gli ausiliari del traffico possano essere di serie A o B, e questo pur in presenza della stessa nomina da parte del sindaco”.

Non solo. Secondo Aipark il quadro legislativo non chiaro “desta viva preoccupazione, in modo particolare tra i dipendenti delle società concessionarie, che vedono il loro futuro lavorativo compromesso da orari ridottissimi, quando non addirittura a rischio di sfumare nel nulla: è

infatti molto improbabile che questi lavoratori possano diventare dipendenti comunali, a causa delle scarse risorse economche disponibili e per i limiti imposti dal patto di stabilità”

“Si parla probabilmente – osserva Medeghini - di qualche migliaio di persone che, pur solitamente invise all’opinione pubblica, svolgono un lavoro meritorio di rispetto delle regole e di convivenza civile in collaborazione con la Polizia Municipale oltre che assicurare con la loro presenza anche un buon indice di sicurezza sulla strada. Forse, dunque il problema merita un qualche ripensamento a livello legislativo per dare sicurezza alle società di gestione, alle

amministrazioni locali, alla Polizia Municipale e soprattutto  ai lavoratori interessati. In questo periodo di seria crisi vorremmo fare di tutto per salvare anche poche migliaia di posti di lavoro altrimenti sacrificati per bizantini lacciuoli”.

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca