Al Nord prezzi sopra la media nazionale

Al Nord prezzi sopra la media nazionale

Uno studio congiunto Istat-Unioncamere e Istituto Tagliacarne sulle differenze nel livello dei prezzi tra i capoluoghi delle Regioni italiane nel 2006 rivela grandi differenze, soprattutto per alimenti e arredamento.

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23 aprile 2008
Al Nord prezzo sopra la media nazionale

Al Nord prezzi sopra la media nazionale

 

E’ Napoli la città in cui  conviene di più fare la spesa di alimentari, mentre ad Aosta costano di meno abbigliamento e calzature e per l’arredamento e gli articoli per la casa Campobasso è la meno cara. Al contrario il cibo costa di più a Bolzano, scarpe e vestiti toccano la punta massima a Reggio Calabria e arredare la casa è più costoso a Milano. Questi i principali risultati di uno studio congiunto Istat-Unioncamere e Istituto Guglielmo Tagliacarne sulle differenze nel livello dei prezzi tra i capoluoghi delle regioni italiane, relativi al 2006, che riguardano questi 3 capitoli pari al 35% della spesa complessiva dei  beni.

Per quanto riguarda il settore alimentare le differenza tra la  citta' piu' economica e quella più costosa sono rilevanti: fatta 100 la media nazionale, Napoli si colloca 12 punti al di sotto mentre Bolzano 13,3 punti al di sopra. Meno ampio il gap per l’abbigliamento  con la città più economica (Aosta) che si colloca 9,8 punti sotto  la media nazionale e la città più cara (Reggio Calabria) con 6,5  punti al di sopra. Le differenze più rilevanti in assoluto riguardano invece il settore dell’arredamento con Milano che si colloca 25,8 punti sopra la media e Campobasso 22,8 punti al di sotto.

I livelli dei prezzi nelle città settentrionali risultano superiori a quelli dei capoluoghi del Centro e soprattutto del Mezzogiorno. La differenza riguarda soprattutto il settore degli  alimenti e quello dell’arredamento. Bolzano, Trieste e Genova sono le città che registrano i prezzi più elevati rispetto alla media nazionale in tutti i comparti considerati. Mentre Napoli, L’Aquila, Campobasso e Palermo sono i capoluoghi con prezzi inferiori alla media nazionale nei tre capitoli di spesa.

Nel settore alimentare le città con livelli dei prezzi superiori al 5% rispetto alla media sono Aosta, Genova, Milano, Bolzano, Venezia, Trieste e Bologna. Tra il 5% e la media nazionale ci sono invece Torino, Ancona e Perugia. Nella forbice tra la media nazionale e il 5% in meno si collocano Firenze, Roma, L’Aquila e Cagliari. Mentre prezzi inferiori al 5% si trovano a Napoli, Campobasso, Bari, Potenza, Reggio Calabria e Palermo.

Passando al settore abbigliamento e calzature, prezzi superiori a 5% rispetto alla media nazionale sono quelli di Bolzano, Venezia, Trieste e Reggio Calabria. Tra il 5% e la media  nazionale si collocano Genova, Bologna, Ancona, Firenze, Perugia e Cagliari. Nella fascia che va dalla media nazionale al 5% di sotto Torino, Milano, Roma, Napoli, L’Aquila, Campobasso, Potenza e Palermo. Mentre nell’ultima fascia, con prezzi inferiori di oltre il 5% rispetto alla media nazionale, c’è solo Aosta.

Per il settore dell’arredamento e articoli per la casa le città con livelli dei prezzi superiori del 5% rispetto alla media sono Aosta, Genova, Milano, Firenze e Roma. Mentre tra il +5% e il valore medio nazionale si collocano Torino, Bolzano, Trieste, Bologna e  Potenza. Le città con livelli dei prezzi inferiori fino al 5% rispetto al valore medio nazionale sono Perugia e Reggio Calabria. E i capoluoghi con prezzi inferiori di oltre il 5% rispetto alla media  sono Venezia, Ancona, Napoli, L’Aquila, Campobasso e Palermo.

 

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