Al via a Prato "Le botteghe fanno scuola"

Al via a Prato "Le botteghe fanno scuola"

Alimentaristi, ristoratori, pasticceri e panettieri dell'Unione Commercianti di Prato salgono in cattedra per trasmettere ai ragazzi il valore e la ricchezza della tradizione enogastronomica del territorio.

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8 novembre 2006
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Al via a Prato “Le botteghe fanno scuola�

 

Conoscere la tradizione enogastronomica del territorio, saper distinguere un prodotto di alta qualità, riuscire ad assaporare il gusto e l’essenza di una pietanza, cogliere l’importanza, la ricchezza e il valore delle nostre tavole: sono questi, tra gli altri, gli obiettivi di “Le botteghe fanno scuola�, il progetto che ha preso il via in quattro classi della scuola media Enrico Fermi di Prato, curato dall’Unione Commercianti di Prato e dalla giornalista ed esperta del settore Marzia Morganti Tempestini. Ad aprire il ciclo di lezioni, naturalmente, anche gli alimentaristi dell’Unione e i produttori del territorio.   

Il progetto vuole coinvolgere i ragazzi in un viaggio alla scoperta di storia e sapori, costumi e saperi, qualità e piacere. Un percorso di conoscenza dell’alimentazione dove protagonisti sono non soltanto i pasticceri, i panettieri, i ristoratori, gli alimentaristi e i ragazzi delle classi coinvolte, ma anche i prodotti come olio e vino, biscotti e salumi, formaggi e dolci. Otto le lezioni di due ore ciascuno: in cattedra le castagne, i fichi, l’uva e il miele, l’olio e il vino, il pane e i tortelli di patate, i salumi, il cavolo nero, il sedano e i legumi, gli zuccherini, gli amaretti e le pesche alla pratese, il baccalà e le acciughe.

Ma non saranno solo lezioni in aula: sono previste visite alle fattorie che producono vino e olio e alle aziende che, allevando animali o coltivando materie prime, sono l’anello di partenza della catena alimentare che si conclude sulle nostre tavole. C’è poi una parte che prevede l’insegnamento della lettura di un’etichetta alimentare: proprietà del prodotto, produzione, scadenza, denominazione, origine, ingredienti, apporto calorico, valore energetico.

Riuscire a recuperare la tradizione enogastronomica locale, a conservarla trasmettendola alle giovani generazioni, a infondere l’importanza della qualità e della conoscenza del percorso di un determinato alimento: una grande scommessa che l’Unione Commercianti è pronta ad affrontare, certa di poter stabilire un contatto forte tra i giovani e quelli che sono stati e devono continuare ad essere i punti di riferimento di un’alimentazione sana, corretta e consapevole ben lontana dai modelli proposti dalla pubblicità e dalle catene alimentari industriali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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