Ali: “vendite di libri calate del 23% su scala nazionale”

Ali: “vendite di libri calate del 23% su scala nazionale”

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11 marzo 2020

Il coronavirus 'si abbatte' anche sul  mondo delle librerie determinando un forte calo delle vendite che non  è compensato dai maggiori guadagni dell'online. Sono queste le prime  stime a disposizione dell'Ali, l'Associazione dei librai italiani aderente a Confcommercio.

"I dati di due settimane fa, gli ultimi finora a nostra disposizione, hanno segnalato un calo delle vendite di libri pari al 23% su scala  nazionale, mentre nella zona di Milano, in particolare, la flessione  registrata è arrivata fino al 50%" spiega il presidente Paolo Ambrosini ,che aggiunge: "è chiaro che Milano era la città più colpita due settimane fa; il trend nazionale si sta  omologando al dato milanese. I numeri più recenti sono al momento in  fase di elaborazione. I dati di due settimane fa, inoltre, hanno messo in evidenza il fatto che le vendite non si spostano sull'online.  Insomma, quello che perdono le librerie non viene recuperato  dall'online che forse guadagna soltanto qualcosa in più. Questo  significa che la presenza di una libreria sul territorio è  fondamentale". La gente, prosegue Ambrosini, "ha paura, sta a casa, e in questa fase  sono pochissimi coloro che girano per strada. Noi teniamo aperta la  libreria, quasi come un segno di ottimismo, ma siamo soli. Ho messo la mia collaboratrice in ferie forzate", aggiunge il presidente  dell'associazione librai che ha un punto vendita a San Bonifacio in  provincia di Verona.

Bisogna considerare il fatto che, argomenta il presidente dell'Ali, il mercato del libro "si basa molto sulle vendite del Nord e se si ferma questa zona del Paese le ricadute sono per  tutto il territorio nazionale. La Lombardia e il Veneto sono determinanti". Ambrosini spiega infine che "abbiamo già avanzato una  richiesta d'aiuto alle istituzioni attraverso vie informali per il  sistema delle librerie unitamente a quello delle imprese commerciali. Ci siamo coordinati per avanzare un pacchetto di proposte e richieste. Intanto ci siamo rivolti ai distributori chiedendo loro di avere un  po' di attenzione per le esigenze delle aziende. Speriamo che le  risposte siano positive anche perché alla fine siamo sulla stessa  barca", conclude il numero uno dell'Ali.

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