Ali: “vendite di libri calate del 23% su scala nazionale”
Ali: “vendite di libri calate del 23% su scala nazionale”
Il coronavirus 'si abbatte' anche sul mondo delle librerie determinando un forte calo delle vendite che non è compensato dai maggiori guadagni dell'online. Sono queste le prime stime a disposizione dell'Ali, l'Associazione dei librai italiani aderente a Confcommercio.
"I dati di due settimane fa, gli ultimi finora a nostra disposizione, hanno segnalato un calo delle vendite di libri pari al 23% su scala nazionale, mentre nella zona di Milano, in particolare, la flessione registrata è arrivata fino al 50%" spiega il presidente Paolo Ambrosini ,che aggiunge: "è chiaro che Milano era la città più colpita due settimane fa; il trend nazionale si sta omologando al dato milanese. I numeri più recenti sono al momento in fase di elaborazione. I dati di due settimane fa, inoltre, hanno messo in evidenza il fatto che le vendite non si spostano sull'online. Insomma, quello che perdono le librerie non viene recuperato dall'online che forse guadagna soltanto qualcosa in più. Questo significa che la presenza di una libreria sul territorio è fondamentale". La gente, prosegue Ambrosini, "ha paura, sta a casa, e in questa fase sono pochissimi coloro che girano per strada. Noi teniamo aperta la libreria, quasi come un segno di ottimismo, ma siamo soli. Ho messo la mia collaboratrice in ferie forzate", aggiunge il presidente dell'associazione librai che ha un punto vendita a San Bonifacio in provincia di Verona.
Bisogna considerare il fatto che, argomenta il presidente dell'Ali, il mercato del libro "si basa molto sulle vendite del Nord e se si ferma questa zona del Paese le ricadute sono per tutto il territorio nazionale. La Lombardia e il Veneto sono determinanti". Ambrosini spiega infine che "abbiamo già avanzato una richiesta d'aiuto alle istituzioni attraverso vie informali per il sistema delle librerie unitamente a quello delle imprese commerciali. Ci siamo coordinati per avanzare un pacchetto di proposte e richieste. Intanto ci siamo rivolti ai distributori chiedendo loro di avere un po' di attenzione per le esigenze delle aziende. Speriamo che le risposte siano positive anche perché alla fine siamo sulla stessa barca", conclude il numero uno dell'Ali.