Alitalia: la Ue avvia la procedura d'infrazione contro il prestito ponte
Alitalia: la Ue avvia la procedura d'infrazione contro il prestito ponte
Alitalia: dalla Ue procedura d’infrazione contro il prestito ponte
Il commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani, ha confermato che la Commissione Ue ha aperto la procedura d’infrazione nei confronti dell'Italia per il prestito ponte da 300 milioni conferito ad Alitalia. La Commissione ritiene, stando agli elementi finora acquisiti, che la misura in oggetto “soddisfa le condizioni cumulative� che configurano un aiuto di stato e che non rientri nelle deroghe previste: ovvero, che la misura in questione conferisca un vantaggio mediante risorse statali; che il vantaggio sia selettivo e che la misura in causa falsi o minacci di falsare la concorrenza e possa incidere sugli scambi tra Stati membri�. La Commissione, in particolare, “nutre dei dubbi� in merito al fatto che lo Stato italiano, concedendo ad Alitalia il prestito in oggetto per un importo di 300 milioni di euro, "si sia comportato come un azionista avveduto che persegue una politica strutturale, globale o settoriale, guidato da prospettive di redditività dei capitali investiti che sono a piu' lungo termine rispetto a quelle di un investitore comune�. La concessione di questo prestito, inoltre, “conferisce alla compagnia Alitalia un vantaggio economico di cui essa e' l'unica beneficiaria�. La misura “presenta pertanto un carattere selettivo�. Quanto alla distorsione della concorrenza, la Commissione ritiene che la misura “falsa o minaccia di falsare la concorrenza all'interno del mercato comune, poiché riguarda una sola impresa che si trova in situazione di concorrenza con le altre compagnie aeree�. Bruxelles invita l'Italia, nel quadro della procedura prevista all'articolo 88, paragrafo 2, del trattato, a "presentare le proprie osservazioni e a fornire qualunque informazione utile per la valutazione della misura concessa ad Alitalia entro il termine di un mese a decorrere dalla data di ricezione della presente. L’Italia fornirà in particolare qualsiasi informazione utile quanto all’uso da parte di Alitalia della facoltà offertale di imputare il prestito in conto capitale, in modo da consentire alla Commissione di analizzare la natura esatta della misura�. Vista la mancata notifica preventiva del provvedimento, la Commissione ritiene anche che “l'Italia abbia agito in modo illegittimo concedendo l'aiuto in questione in violazione dell'articolo 88, paragrafo 3, del trattato�. La Commissione analizza a fondo i termini e le condizioni del prestito. In particolare, ritiene che la misura “qualunque sia l'uso dei fondi corrispondenti, conferisca ad Alitalia un vantaggio economico di cui essa non avrebbe beneficiato in condizioni normali di mercato�. Questo, anche considerando che la situazione finanziaria della compagnia “era gravemente compromessa al momento della concessione del prestito�. Una circostanza che, si rileva, “emerge chiaramente� dal decreto legge, nel quale e' indicato che la concessione del prestito in oggetto "deve rendere possibile il risanamento della compagnia e consentirle di far fronte al suo fabbisogno di liquidità immediato�.