Alitalia verso la privatizzazione

Alitalia verso la privatizzazione

Fissati i paletti del Tesoro: tutela di identità nazionale, occupazione e servizi. Con la cessione della quota di controllo scatta l'obbligo dell'Opa. Titolo a + 7 per cento. Scambiato il 15 per cento del capitale. Prodi: "Mantenuta la promessa".

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6 dicembre 2006
Alitalia verso la privatizzazione

Alitalia verso la privatizzazione

 

Il ministero dell’Economia ha annunciato la cessione della quota di controllo e l’avvio delle procedure per la selezione degli advisor finanziario e legale a cui affidare la privatizzazione della compagnia aerea. La gara sarà a trattativa diretta per almeno il 30,1% delle azioni del Tesoro: in cifre si tratta di un impegno da circa 420 milioni di euro e saranno cedute anche tutte le obbligazioni convertibili detenute dal Tesoro. In questo modo per gli acquirenti scatterà l'obbligo di promuovere un’offerta pubblica d’acquisto sull'intero capitale Alitalia che ai valori attuali è stimato a 1,3 miliardi di euro. Lapidario il commento di Romano Prodi. “Avevo promesso che avrei fatto presto. E oggi abbiamo adempiuto alle promesse�. Ai mercati sono stati comunicate le modalità dell'operazione ma in sostanza, come ha ribadito il premier, “non c’è nessun fatto nuovo�. I potenziali acquirenti dovranno presentare un piano industriale dettagliato e sottoscrivere una serie di impegni in materia di “adeguata offerta dei servizi e copertura del territorio, livelli occupazionali, mantenimento dell’identità nazionale della società, del suo logo e del suo marchio�. L'invito a manifestare interesse all'acquisto sarà publicato entro la fine dell’anno. Per quanto riguarda le offerte si registra il no comment del gruppo Air France-Klm legato alla compagnia di bandiera da uno scambio azionario del 2%. Intanto, dopo Lufthansa, si sfila anche Iberia che ha fatto sapere di non avere “alcun interesse per la compagnia italiana�. Sul versante italiano c'e attesa per le mosse delle due cordate scese in campo: quella di AirOne dell'imprenditore Carlo Toto sostenuto da Banca Intesa (oggi i vertici dell'istituto si riuniranno per valutare l'opportunita' di intervento nel salvataggio di Alitalia). E quella che ruota intorno alla societa' Management&Capitali dell'editore Carlo De Benedetti partecipata dall'imprenditore Diego della Valle. Intanto cresce la preoccupazione dei sindacati. “Non si possono fare patti al buio� avverte il segretario generale della Filt Cgil, Fabrizio Solari, che insieme al Sult chiede garanzie a Palazzo Chigi. Mercoledi' 13 dicembre il governo farà il punto nel corso di un'audizione congiunta davanti alle commissioni Trasporti della Camera e Lavori Pubblici del Senato.

 

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