Allo studio l'accorpamento delle festività, no di Fiavet e Federalberghi

Allo studio l'accorpamento delle festività, no di Fiavet e Federalberghi

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17 luglio 2012

Spunta l'ipotesi di un accorpamento delle festività, con l'obiettivo di far crescere il Pil. L'idea
viene confermata in ambienti governativi e potrebbe essere esaminata nel prossimo Cdm dopo il parere di quattro Ministeri chiave. Il sottosegretario Antonio Catricalà avrebbe chiesto ai tecnici dei Ministeri di presentare un parere in modo che il provvedimento possa arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri già questo venerdì. Non si conoscono ancora i dettagli del testo.Tuttavia, alcune settimane fa il sottosegretario Gianfranco Polillo aveva sottolineato che ridurre il numero di giorni non lavorati di una settimana avrebbe portato all'aumento del Pil di un punto percentuale.
L'ipotesi viene giudicata negativamente da Fiavet e Federalberghi. Per Fortunato Giovannoni, presidente Fiavet, ''è una medicina che non va bene per la malattia che ha l'Italia, bisogna trovare un'altra cura per l'ammalato. Il mondo del turismo e non solo sarebbe gravemente danneggiato da questa scelta e non è questo il modo per alzare il Pil. Se pensiamo di lavorare di più siamo d'accordo ma i consumi sono in recessione, non c'è domanda". Secondo Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, "dire che con questa misura si possa aumentare l'1% del Pil mi sembra una cosa fantasiosa e più che altro uno slogan. Per quanto riguarda il nostro settore, sarebbe una scelta certamente negativa, visto che durante i 'ponti' delle festività gli italiani tradizionalmente vanno in vacanza e soprattutto restano in Italia". Bocca ricorda quindi che "con meno festività ci sarebbe meno fatturato per le strutture turistiche e anche di conseguenza meno gettito fiscale per lo Stato. Mi auguro quindi che questa scelta venga valutata con la sufficiente cautela".



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