Anche la Ue taglia le stime del Pil italiano
Anche la Ue taglia le stime del Pil italiano
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Nel 2014 il Pil Italiano subirà una ulteriore contrazione dello 0,4 per cento, per poi risalire dello 0,6 per cento nel 2015 e dell'1,1 per cento nel 2016. I dati sono contenuti nelle previsioni economiche autunnali della Commissione europea, e segnano un taglio rispetto alle stime di primavera, quando sul 2014 era atteso un più 0,6 per cento e sul 2015 un più 1,2 per cento. Il deficit di bilancio si attesterà esattamente al 3 per cento del Pil quest'anno, per poi ridursi al 2,7 per cento nel 2015 e al 2,2 per cento nel 2016. Nel frattempo il debito si attesterà al 132,2 per cento nel 2014, ad un picco del 133,8 per cento nel 2015 e al 132,7 per cento nel 2016. I dati sono marginalmente peggiori di quelli indicati la scorsa primavera. Il tasso di disoccupazione si attesterà al 12,6% nel 2014, rimarrà stabile al 12,6% nel 2015 e scenderà lievemente al 12,4% nel 2016: le precedenti stime di maggio indicavano un tasso di disoccupazione al 12,8% nel 2014 e al 12,5% nel 2015. Il tasso di inflazione scenderà allo 0,2% nel 2014, salirà allo 0,5% nel 2015 e accelererà fino a toccare il 2,0% nel 2016 . Per quanto riguarda infine i consumi, le misure di sostegno ai redditi previste dal governo dovrebbero sostenerne la dinamica in Italia: "i consumi - si legge nel capitolo sulla Penisola delle previsioni economiche autunnali - dovrebbero trarre beneficio dalle misure di sostegno ai redditi incluse nella bozza di bilancio".