Anche la Ue taglia le stime del Pil italiano

Anche la Ue taglia le stime del Pil italiano

Le previsioni economiche autunnali della Commissione europea indicano che nel 2014 il Pil Italiano subirà una ulteriore contrazione dello 0,4 per cento, per poi risalire dello 0,6 per cento nel 2015 e dell'1,1 per cento nel 2016. I consumi "dovrebbero trarre beneficio dalle misure di sostegno ai redditi".

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4 novembre 2014

Nel 2014 il Pil Italiano subirà una ulteriore contrazione dello 0,4 per cento, per poi risalire dello 0,6 per cento nel 2015 e dell'1,1 per cento nel 2016. I dati sono contenuti nelle previsioni economiche autunnali della Commissione europea, e segnano un taglio rispetto alle stime di primavera, quando sul 2014 era atteso un più 0,6 per cento e sul 2015 un più 1,2 per cento.  Il deficit di bilancio si attesterà esattamente al 3 per cento del Pil quest'anno, per poi ridursi al 2,7 per cento nel 2015 e al 2,2 per cento nel 2016. Nel frattempo il debito si attesterà al 132,2 per cento nel 2014, ad un picco del 133,8 per cento nel 2015 e al 132,7 per cento nel 2016. I dati sono marginalmente peggiori di quelli indicati la scorsa primavera. Il tasso di disoccupazione si attesterà al 12,6% nel 2014, rimarrà stabile al 12,6% nel 2015 e scenderà lievemente al 12,4% nel 2016: le precedenti stime di maggio indicavano un tasso di disoccupazione al 12,8% nel 2014 e al 12,5% nel 2015. Il tasso di inflazione scenderà allo 0,2% nel 2014, salirà allo 0,5% nel 2015 e accelererà fino a toccare il 2,0% nel 2016 . Per quanto riguarda infine i consumi, le misure di sostegno ai redditi previste dal governo dovrebbero sostenerne la dinamica in Italia: "i consumi - si legge nel capitolo sulla Penisola delle previsioni economiche autunnali - dovrebbero trarre beneficio dalle misure di sostegno ai redditi incluse nella bozza di bilancio".

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