Angeletti: "basta tasse sulla casa: serve una grande riforma fiscale che rilanci immobiliare e turismo"

Angeletti: "basta tasse sulla casa: serve una grande riforma fiscale che rilanci immobiliare e turismo"

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31 luglio 2014

"I dati fotografano la gravità del perdurare della crisi economica che attanaglia il mercato immobiliare e il nostro Paese ormai da diversi anni. Gli effetti della recessione sono infatti ancora forti ed evidenti nel mercato immobiliare in generale e in quello per le case vacanza in particolare, che sono specchio dell'andamento economico negativo che soffoca l'intero Paese. Purtroppo non vediamo ancora alcun segnale di ripresa effettiva così come speravamo ad inizio anno: il mercato dell'intermediazione è pressoché fermo e i timidi segnali di ripresa delle compravendite non bastano a spingere l'economia del settore, che continua ad essere stretta dalla morsa del credit crunch". Così Valerio Angeletti, presidente di Fimaa-Confcommercio, ha commentato i dati dell'Osservatorio nazionale immobiliare turistico 2014, facendo altresì notare che "storicamente l'Italia ha costruito la sua economia sull'immobiliare, ma da quando è esplosa la crisi la casa di proprietà, soprattutto la seconda casa al mare o in montagna, viene percepita sempre meno come bene di rifugio per eccellenza e sempre più come bene di cui disfarsi per sottrarsi al giogo fiscale". "L'Italia – ha aggiunto Angeletti - è anche il Paese con le maggiori attrattive paesaggistiche e artistico-culturali al mondo, ma nonostante ciò il settore turistico è stabile solo in alcune località rinomate grazie alla presenza degli stranieri. L'Italia ha bisogno dunque di cambiare verso anche al settore immobiliare turistico con un progetto nazionale di politica che rilanci il turismo, ridando vitalità al mercato delle case per vacanza e istituzionalizzando la certificazione di qualità dei luoghi". Rilancio significa anche semplificazione: ecco perché Fimaa propone Governo di "considerare per gli extraeuropei che desiderino acquistare case vacanza in Italia una free card di ingresso, una sorta di permesso di soggiorno automatico se l'acquisto dell'immobile supera i 250mila euro, così da attirare gli investimenti stranieri e consolidare i flussi turistici".  Se si vuol davvero rimettere in sesto il mercato dell'intermediazione immobiliare occorre comunque, ha aggiunto Angeletti, che il Governo "riequilibri la pressione fiscale sul mattone, mettendo ordine nella confusione tra Tasi, Tari e Imu: le imposte sulla casa sono troppe, il mercato è in stallo e gli episodi che si sono verificati sulle scadenze della Iuc, con annunci di rinvii e cambiamenti in corso, hanno solo dato dimostrazione di uno Stato in affanno che non rispetta le scadenze e disorienta e spaventa i contribuenti. La priorità è quella di un'unica grande riforma fiscale che tenga conto dei problemi e delle esigenze dei cittadini e delle imprese del settore". Da quando è esplosa la crisi oltre 750mila posti nel comparto sono andati persi nel silenzio più assoluto. Dall'altro lato, il cliente-consumatore medio continua ad essere molto prudente: riduce i consumi ed evita gli investimenti a causa del futuro incerto. Per questo Fimaa chiede all'esecutivo di "ascoltare il grido d'allarme dei nostri 40mila operatori, categoria che rappresenta il tessuto produttivo di un'Italia fatta di cittadini e lavoratori stanchi dell'aumento della pressione fiscale e della burocrazia eccessiva, di dover rinunciare alle vacanze, di una politica di tante parole e pochi fatti, di dover ancora rimandare le speranze di una ripresa che tarda ad arrivare".

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