Anisa: "le royalties affossano le vendite in autostrada"

Anisa: "le royalties affossano le vendite in autostrada"

Il presidente Cantarelli: "in quattro anni la rete autostradale ha perso mezzo miliardo di litri di vendite, quasi il 12 per cento". "L'escalation delle royalties richieste dai concessionari colpisce il comparto oil e quello dei servizi non oil".

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23 marzo 2009
Intervenendo qualche giorno fa sulla crisi delle vendite in autostrada, il Presidente

Anisa: l’aumento delle royalties affossa le vendite in autostrada

 

Continua il calo delle vendite dei prodotti oil e non oil in autostrada e il presidente

Nazionale Anisa, Cantarelli, sottolinea che “in quattro anni (dal 2003 al 2007) la rete autostradale ha perso circa mezzo miliardo di litri di vendite, pari ad una flessione dell’11,41 %. Un dato senz’altro peggiorato nel 2008, anche se non abbiamo ancora dati definitivi disaggregati dalla rete ordinaria”. A  confermare questo trend sono alcuni dati che, sia pure solo limitati alla sola tratta Milano/Bologna, costituiscono un campione significativo di quel che sta succedendo nei primi due mesi del 2009: la flessione sullo stesso periodo nell’ordine, mediamente, del 18%, e, se si confermasse questa tendenza a fine anno si perderanno, solo su questo campione (sti-mato in circa il 4% dell’erogato totale nazionale della rete autostradale), circa  29 milioni di litri su 157 totali. “Neppure iniziative come quelle di  ‘Prezzo Amico’ – ha spiegato Cantarelli - sembrano invertire una tendenza che, peraltro, risulterà accentuata, dopo anni di crescita continua, da una flessione del traffico”. “Mentre cala a vista d’occhio l’appeal della rete – ha aggiunto il presidente Anisa – e peggiorano i fattori congiunturali, di investimenti e di rilancio non si parla. Rimane l’escalation delle royalties richieste dai concessionari e la supina acquiescenza delle aziende petrolifere ad  un  andazzo che sta  penalizzando duramente il comparto oil, ma anche quello dei servizi non oil”. Se sino a qualche anno fa, mediamente, l’incidenza  del costo delle concessioni di ristoro gravava per il circa il 10-11 % del volume imponibile delle vendite, i rinnovi di concessione  perfezionati negli ultimi quattro anni hanno raddoppiato questa incidenza, e, in alcuni casi limite, triplicata o quadruplicata (oltre il 40 %). “L’effetto di questo fattore, unitamente alle spinte inflattive, all’aumento dei prezzi di produzione dei prodotti di base necessari per questo tipo di servizi – ha precisato Cantarelli - si traduce in una drastica diminuzione dei margini operativi per queste attività”. “A questo punto- ha concluso il presidente Anisa - alla  rete distributiva  autostradale, che pure dovrebbe mantenere standard ed efficienze dei servizi almeno adeguate alla sua funzione strategica nelle infrastrutture  di comunicazione, manca veramente  poco per scivolare verso una inarrestabile marginalizzazione”.

 

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