Anseb: "Bene l'aumento del buono pasto elettronico, ora attenzione alla gara Consip"

Anseb: "Bene l'aumento del buono pasto elettronico, ora attenzione alla gara Consip"

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23 dicembre 2014

 

Con l'approvazione definitiva della legge di Stabilità 2015 è arrivato il primo regalo di Natale per i lavoratori dipendenti: l'innalzamento del valore esentasse a 7 euro per i buoni pasto elettronici. Il provvedimento è frutto di una istanza portata avanti in sede governativo-parlamentare da Anseb assieme a Fipe, a Confcommercio, alle organizzazioni sindacali dei lavoratori e a cinque associazioni di consumatori. "Da 16 anni – commenta Franco Tumino, presidente Anseb – lamentiamo l'inadeguatezza del tetto esentasse del buono pasto che era stato eroso nel potere di acquisto reale dai naturali aumenti dei prezzi alimentari. Diamo atto alla classe politica di essersi resa consapevole di una necessità non più rinviabile". Il provvedimento, come stabilito dall'art. 1, commi 16 e 17, entrerà in vigore dal prossimo primo luglio e comporterà una spesa senza oneri aggiuntivi per le aziende e un incremento economico netto per i lavoratori. In pratica, le aziende non dovranno aggiungere i contributi obbligatori sui sette euro del buono pasto elettronico che, non finendo nella busta paga del lavoratore, rimarrà anche esentasse. "Reputo anche positivo – continua Tumino – che l'aumento sia stato limitato al buono pasto elettronico, ma ora questa scelta del legislatore non deve divenire una penalizzazione per i lavoratori. Ad oggi sono praticamente pari a zero le amministrazioni pubbliche che hanno introdotto il buono pasto elettronico. Ci sono però sei mesi di tempo perché la scelta politica fatta da Governo e Parlamento sia seguita da una analoga scelta delle committenze che erogano ai lavoratori il buono pasto". Anseb apprezza soprattutto il segnale politico della disposizione approvata: assicurare un adeguato pasto ai lavoratori che non possono rientrare a casa a consumarlo, ma dà una sferzata in merito alla prossima gara Consip. "Spiace soprattutto – chiosa Tumino – che la gara Consip bandita nei giorni scorsi sia nella sostanza assolutamente tradizionale e non impedisca il verificarsi dei clamorosi ribassi. Non va dimenticato che la gara Consip ha un impatto condizionante anche sulle contrattazioni nel settore privato e addirittura vincolante per tutte le amministrazioni pubbliche. Come è ampiamente dimostrato, tali sconti vengono scaricati sull'esercente e sul consumatore oppure innescano meccanismi poco chiari utilizzando il grimaldello dei servizi aggiuntivi, un numero insufficiente di esercizi convenzionati, i ritardi di pagamento se non addirittura il respingimento delle fatture. Significa, in altre parole, rendere vano il beneficio appena raggiunto dell'innalzamento del valore esentasse.  Ci auguriamo che il Ministero dell'Economia, protagonista in positivo della novità introdotta dal comma 16 della legge di Stabilità, voglia intervenire per correggere questa grave contraddizione formulando i giusti indirizzi".

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