Ascom Modena: "cauto" ottimismo dopo i primi giorni di saldi

Ascom Modena: "cauto" ottimismo dopo i primi giorni di saldi

Il presidente della Federazione Moda Andrea Abruzzese: "In un contesto di reddito disponibile come quello attuale, l'inizio dei saldi ci pare confortante e conferma l'interesse dei consumatori per questo tipo di vendita ritenuto ampiamente affidabile".

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9 gennaio 2015

 

Dopo i primi giorni di saldi invernali, si registra tra i commercianti modenesi un clima di moderato ottimismo, mentre lo scontrino medio si attesta attorno a 100 euro. A darne notizia è Confcommercio Modena, che attraverso il presidente della Federazione Moda Andrea Abbruzzese così si esprime: "In un contesto di reddito disponibile come quello attuale, l'inizio dei saldi ci pare confortante e conferma l'interesse dei consumatori per questo tipo di vendita ritenuto ampiamente affidabile". Tra i prodotti più richiesti: borse e scarpe da donna, capi spalla, accessori, maglieria, giacconi e giubbotti. In particolare, da una prima rilevazione effettuata su un panel di imprese, emerge che la gran parte del budget utilizzato nei primi giorni di saldi si è concentrata su abbigliamento (37%) e calzature (25%), che hanno assorbito il 62% della spesa. Gli accessori pesano per il 13%, la biancheria intima per l'8% e gli articoli sportivi per il 6%. In tutto ciò, vi è da registrare, che, stanto ai dati elaborati dall'Ufficio studi di Confcommercio a livello nazionale, la propensione ad approfittare dei saldi invernali è scesa negli ultimi 5 anni di oltre 18 punti. Un trend, questo, che anche quest'anno non si arresterà, a conferma della perdurante difficile congiuntura economica. "L'auspicio – conclude Abbruzzese – è che i saldi, che entreranno nel vivo nei prossimi giorni, possano dare una ulteriore boccata d'ossigeno al commercio, dopo quella giunta con le vendite natalizie. Ciò nella consapevolezza che per restituire strutturalmente slancio e respiro al nostro settore servirebbe innanzitutto una riduzione della pressione fiscale, che ha ormai raggiunto livelli insopportabili per imprese e famiglie". 

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