Ascom Napoli festeggia i suoi primi 60 anni

Luoghi e attori del commercio napoletano, a partire dagli anni '40, nelle fotografie in bianco e nero dell’archivio Carbone, e uno studio su Piazza Mercato: per proporre la ristrutturazione economica del centro commerciale più antico della città. Il focus sulle attività commerciali del capoluogo campano è oggetto di un libro e centro di un convegno promosso dall’Ascom Confcommercio di Napoli, in occasione dei suoi 60 anni.

Nel Salone della Borsa dell’ente camerale napoletano erano presenti il 12 novembre il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, il ministro per le Riforme della Pubblica amministrazione, Luigi  Nicolais, il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo  Sangalli, il vicepresidente Maurizio Maddaloni, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ermanno Corsi, il docente universitario Sergio Sciarelli, salutati dal presidente della Camera, Gaetano Cola.

“Non si può non festeggiare una organizzazione che da 60 anni costituisce un punto di riferimento per gli operatori economici ed i cittadini della provincia�, ha detto Sangalli  che ha successivamente affrontato il tema della sicurezza. “So di toccare un nervo scoperto, proprio qui a Napoli, e in questi  giorni - ha detto, ricordando fra l’altro i rilievi mossi dal ministro Giuliano Amato alla finanziaria - è un problema non più rimandabile, che colpisce non solo i cittadini ma le imprese, le nostre in particolare, le più esposte a violenza e criminalità�.

Presentati alcuni studi dell’Università di Napoli: il primo su piazza Mercato, nella prospettiva di un risanamento e di una ristrutturazione commerciale di un sito oggi caratterizzato dal degrado; sulla formula dei town centre management, per elaborare  strategie che mettano insieme turismo, tempo libero e commercio; e i dati di una ricerca esplorativa sullo shopping turistico a Napoli.

Quest’ultima â€" un’indagine del giugno 2005 su un  campione di 200 turisti - conferma che i prodotti più associati alla città e più richiesti sono quelli di tipo enogastronomico: la pizza, in primis, per il 40% degli intervistati; mozzarelle, caffé, sfogliatelle e babà assorbono il 69% delle risposte; per il 19%, corallo, pastori, ceramiche. Se solo il 10% dei turisti intervistati ha dichiarato di essere a Napoli per lo shopping, l’89% ha fatto almeno un acquisto.