Ascom Torino: accordo suglio orari della "movida" in città

Ascom Torino: accordo suglio orari della "movida" in città

Raggiunta l'intesa in Comune nel corso di un incontro fra il Sindaco Fassino e le associazioni degli esercenti per garantire le imprese, l'ordine pubblico e il riposo dei residenti.

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21 luglio 2014

 

Chiusura anticipata alle due di notte ma solo per i dehors, alle tre per tutti i locali, l'obbligo per gli esercizi di dotarsi di uno stewart che dovrà vigilare  sul rispetto degli orari, l'individuazione di un preciso quadrilatero  nel quale viene attuata la nuova regolamentazione:  Via Galliari, corso Marconi via Madama Cristina e via Nizza. Sono questi i punti principali dell'accordo raggiunto questa mattina fra il sindaco Piero Fassino e i gestori dei locali. "Esprimo pieno apprezzamento -dichiara in proposito Maria Luisa Coppa presidente di Ascom Confcommercio di Torino e provincia – per la capacità di mediazione del Sindaco Fassino nel trovare una soluzione nel rispetto delle legittime esigenze delle imprese e dei cittadini residenti. E'importante – sottolinea la presidente Coppa – che si sia riusciti ad evitare inutili contrapposizioni e ciascuna parte si sia impegnata  per superare l'impasse. Prendiamo atto con favore – conclude Maria Luisa Coppa – dell'istituzione di un'azione di monitoraggio che nel futuro permetta di individuare forme opportune di prevenzione di tali criticità" "Il problema della Movida – sottolinea Carlo Nebiolo presidente Epat di Torino  ha diverse sfaccettature  che soprattutto coinvolgono la questione dell'ordine pubblico. Noi abbiamo condiviso - aggiunge il presidente dell'Epat - l'omologazione degli orari, e l'individuazione di un'area molto limitata in cui intervenire con le nuove modalità. In cambio di queste concessioni abbiamo detto sì all'utilizzo dello stewart come soggetto interno all'azienda.

 

 

 

 

 

 

Il problema della Movida - aggiunge ancora Nebiolo - verrà definitivamente superato soltanto se sarà costantemente monitorato il suo spostarsi in altre parti della città."

 

" Il rispetto delle regole – aggiunge infine Polo Troccoli presidente Pubblici Esercizi di Torino e vicepresidente Epat – è anche interesse degli operatori: la "buona Movida"deve essere un' mportante occasione di innalzamento della qualità del servizio e di sviluppo del territorio, contrastando al tempo stesso ogni forma di concorrenza sleale"

 

 

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