Assicurazioni auto: gli agenti chiedono polizze "trasparenti"

Assicurazioni auto: gli agenti chiedono polizze "trasparenti"

Convegno Sna-Uea-Unapass. "Impossibile districarsi nel dedalo di garanzie, esclusioni e rivalse contenute in una polizza Rc auto". "Aumentano i costi e diminuiscono le coperture". "Introdurre uno standard minimo contrattuale".

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4 febbraio 2010
I sindacati del settore assicurativo, Sna, Uea e Unapass hanno tenuto a Roma il convegno “Non solo prezzo - La trasparenza pos

I sindacati del settore assicurativo, Sna, Uea e Unapass hanno tenuto a Roma il convegno “Non solo prezzo - La trasparenza possibile nella Rc Auto”. Secondo gli agenti di assicurazione, “oggi è impossibile districarsi nel dedalo di garanzie, esclusioni e rivalse contenute in una polizza Rc auto, al punto che negli anni, sono aumentati i costi ma diminuite le coperture”. Un’inchiesta di Sna, Uea e Unapass ha rilevato che “tra le 72 compagnie assicurative presenti in Italia non esiste un’omogeneità di comportamenti assicurativi e, quindi, manca una vera e propria trasparenza verso il consumatore”. In particolare, lo studio ha rilevato alcune lacune nell'ambito delle condizioni generali. Ad esempio, se un automobilista provoca un incidente, ma non è abilitato alla guida può correre il forte rischio di dover risarcire da sé il costo dei danni causati. Inoltre le assicurazioni che rendono efficace la copertura assicurativa anche in questi casi lo fanno con criteri e limiti molto diversi da caso a caso (ad esempio su quanto tempo e' passato dalla scadenza della patente e quanto tempo viene concesso affinché la stessa venga poi rinnovata subito dopo). Anche lo stesso Preventivatore Isvap, aggiungono Sna, Uea e Unapass, consente una comparazione tra polizze auto unicamente basata sul parametro prezzo: nulla dice circa le condizioni e le garanzie ivi contenute. “Dal momento che non tutti i contratti sono uguali e, al contrario, le difformità sono spesso marcate, si pone la necessità di tracciare il profilo dello standard minimo contrattuale”, ha commentato Giovanni Metti, presidente nazionale Sna. “Uno standard – ha aggiunto Mietti - che deve garantire al cliente la certezza di avere sottoscritto una polizza che fornisce la corretta risposta al suo bisogno di sicurezza assicurativa riferita alla circolazione stradale. Lo scopo di questo nostro convegno nazionale, organizzato in collaborazione con Unapass e Uea è proprio di coinvolgere i rappresentanti delle Istituzioni, delle Authority di settore e del mondo politico, in un dibattito pubblico sull'esigenza di definire tale standard minimo contrattuale attraverso cui verificare la conformità dei prodotti collocati sul mercato italiano”. “Lo scostamento per difetto del valore della polizza tipo porrebbe i clienti nella condizione di non essere assicurati in determinate situazioni di rischio; ogni deroga migliorativa sarebbe, al contrario, requisito di maggiore qualità”. Per lo Sna, “la vera trasparenza e comprensibilità ci può essere solamente mediante l'adozione di uno standard normativo contrattuale minimo, scritto in modo chiaro, comprensibile a tutti, il cui contenuto sia condiviso tra compagnie, intermediari, istituzioni e consumatori ad evitare possibili limitazioni e/o esclusioni inconsapevoli”.”Lo standard minimo che vogliamo proporre come base di confronto – ha concluso Metti - deve prevedere un oggetto dell'assicurazione snello, che ampli il titolo di responsabilità oltre il concetto di circolazione previsto dall'art. 2054 del Codice Civile e dal Codice delle Assicurazioni e si avvicini a una totale e completa tutela dell'assicurato in quanto proprietario di un veicolo a motore; che arrivi a tutelare anche il conducente diverso dal proprietario/assicurato che subisca un danno a causa di un vizio o difetto di manutenzione del veicolo; per le esclusioni e le rivalse, riteniamo che la base di partenza per un confronto tra gli attori debba essere il normativo ante l'anno 1994, con la specifica avvertenza che non sono ammesse variazioni, se non di maggior favore per l'assicurato”. Sna e Unapass “hanno coinvolto le Istituzioni locali e nazionali, la Presidenza del Consiglio dei ministri, le Authority, le associazioni consumeristiche – ha detto Massimo Congiu, presidente di Unapass - allo scopo di focalizzare le effettive dimensioni delle coperture presenti attualmente sul mercato e le relative aree di scarsa tutela per i terzi e per l'assicurato”. L’Rc Auto “è un’occasione unica per dare 'discontinuita'' a un’immagine che fa dell'assicurazione un mondo chiuso ai bisogni sociali”, ha osservato ancora Elio Pugliese, presidente Uea. “Da troppo poco tempo le imprese, sia singolarmente che in forma associata, promuovono l'immagine del settore e da troppo tempo, al contrario, e' necessario ribadire i diritti dell'assicurato. Ecco perché l’Rc Auto è un'occasione da non perdere. A vantaggio di tutti: cittadini, istituzioni, imprese. E' un errore pensare – ha concluso Pugliese - che il problema riguardi unicamente gli assicuratori”.

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