"Il blocco completo della spedizione dei prodotti finiti sta mettendo in una situazione gravissima larga parte dei nostri associati e conseguentemente della filiera ad essi collegata. Infatti, la pedurante mancanza di rifornimenti Ilva, da tempo programmati e destinati ai nostri stabilimenti di prima trasformazione, sta sempre più rallentando il normale rifornimento della filiera dell'acciaio e dei nostri clienti utilizzatori manufatturieri, con conseguenze sempre più gravi e facilmente immaginabili". E' quanto sottolinea Assofermet in una lettera indirizzata al premier, Matteo Renzi, e al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. "Pur comprendendo completamente le ragioni della protesta degli autotrasportatori - continua Assofermet - riteniamo che il metodo di pressione messo in atto sia assolutamente controproducente per tutti, provocando solamente l'aggravarsi di situazioni economico-finanziarie già prossime al collasso". L'Associazione chiede quindi che "gli organi istituzionali preposti al corretto e libero funzionamento del ciclo economico, in un quadro di ripristino della legalità, prendano atto di ciò e in tempi più rapidi possibile, consentano il riattivarsi delle operazioni di spedizione impropriamente sospese ormai da troppi giorni".