Bankitalia: "consumi ancora stagnanti, cala il reddito disponibile"

Bankitalia: "consumi ancora stagnanti, cala il reddito disponibile"

Nel Bollettino economico, Via Nazionale sottolinea che i consumi delle famiglie "hanno continuato a ristagnare" a causa della "debole dinamica dei redditi" e della lenta ripresa dell'occupazione. Crescita 2010 confermata all'1 per cento.

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15 ottobre 2010
Nel secondo trimestre 2010 il Pil dell’Italia è cresciuto a un ritmo leggermente superiore rispetto a inizio anno (+0,5%)

Nel secondo trimestre 2010 il Pil dell’Italia è cresciuto a un ritmo leggermente superiore rispetto a inizio anno (+0,5%). Nel bollettino economico, pubblicazione trimestrale della Banca centrale, Via Nazionale sottolinea la “ulteriore, robusta espansione delle esportazioni”, che è stata affiancata dal “deciso rialzo dell’accumulazione in macchinari e attrezzature” grazie alle agevolazioni fiscali scadute a giugno. Note meno positive invece dai consumi delle famiglie, che “hanno continuato a ristagnare” a causa della “debole dinamica dei redditi” e della lenta ripresa dell’occupazione, e dagli investimenti in costruzioni che “si sono ancora contratti”.

Confermata anche nel terzo trimestre del 2010 la “dinamica ascendente” della produzione industriale e una continuazione della ripresa ciclica emerge anche dalle inchieste presso le imprese manifatturiere. Nessun segno di inversione, invece, dal settore costruzioni che continua nella tendenza calante e una flessione si registra nelle esportazioni a luglio, calo che poi sarebbe proseguito in agosto. Sul mercato del lavoro, a qualche segnale positivo - come il lieve recupero del numero di occupati nella prima metà dell’anno e l’intensificata attività di ricerca di personale da parte delle imprese - se ne affiancano altri più “incerti”, sottolinea Bankitalia, come le aspettative sui livelli occupazionali rilevate da recenti inchieste presso le imprese.

Palazzo Koch ricorda poi che gli operatori professionali censiti in settembre da Consensus Economics prevedono una crescita del prodotto in Italia pari all’1% nella media del 2010, in linea con la previsione pubblicata nel bollettino economico dello scorso luglio e con quelle diffuse di recente dalla Commissione europea e dal Fondo monetario internazionale. Per quanto riguarda i conti pubblici, Bankitalia sottolinea che alla fine di settembre il Governo ha aggiornato le previsioni per i conti pubblici con le nuove stime che “sono in linea con il percorso di consolidamento concordato in sede europea e confermato in maggio”. Nel 2010, dunque, l’indebitamento netto scenderebbe leggermente rispetto al 2009, al 5% del Pil; l’incidenza del debito pubblico sul prodotto continuerebbe invece a salire, al 118,5%. Si tratta di una “modesta riduzione del disavanzo”, come emerge dai dati disponibili sui primi nove mesi del 2010. Secondo le stime dell’Esecutivo, prosegue Bankitalia, il miglioramento dei conti pubblici si rafforzerebbe nel 2011, anno in cui il saldo primario tornerebbe positivo, allo 0,8% del Pil. Buone notizie dal 2012, quando l’indebitamento netto scenderebbe sotto il 3% del prodotto e l’incidenza del debito riprenderebbe a ridursi. La correzione dei conti nei prossimi tre anni si fonda quasi per intero su misure di contenimento delle spese primarie, in particolare di quelle in conto capitale.

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