Bankitalia rialza le stime del Pil

Bankitalia rialza le stime del Pil

Il Pil italiano crescerà dell'1 per cento sia quest'anno che il prossimo, trainato dalle esportazioni. La previsione è contenuta nel Bollettino economico della Banca d'Italia che ha rivisto al rialzo dello 0,3 per cento le stime pubblicate a gennaio.

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15 luglio 2010
“L’andamento del commercio mondiale, che gli organismi internazionali prevedono in crescita più sostenuta rispetto a quello ip

“L’andamento del commercio mondiale, che gli organismi internazionali prevedono in crescita più sostenuta rispetto a quello ipotizzato nello scenario presentato nel Bollettino economico dello scorso gennaio, sospingerebbe la crescita dell'economia italiana nel biennio 2010-11 all’1% in entrambi gli anni”.  E' quanto si legge nel Bollettino di Bankitalia che in precedenza prevedeva per quest'anno una crescita dello 0,7% e dell'1% nel 2011. “Nella seconda parte del 2010 l'esaurirsi delle misure di stimolo fiscale e nel 2011 gli effetti restrittivi del piano di risanamento dei conti pubblici disposto dal Governo determinerebbero un rallentamento dell’attività produttiva rispetto al primo semestre di quest'anno”. “La ripresa dell’attività economica non è stata sufficiente a invertire la dinamica dell'occupazione, che nel primo trimestre ha tuttavia smesso di ridursi”. “Secondo dati provvisori, nel secondo trimestre non sarebbe significativamente migliorata. Il tasso di disoccupazione, al netto dei fattori stagionali, è all’8,7%, le ore di cassa integrazione sono lievemente diminuite”. Secondo Bankitalia, “ci sono ancora margini di incertezza sulla ripresa internazionale e permangono ampi. Lo stesso vale per l'Italia”. “Questi margini di incertezza – prosegue il bollettino - si registrano in due direzioni: le economie emergenti potrebbero ulteriormente accelerare, ma un loro surriscaldamento innescherebbe politiche restrittive; nelle economie avanzate sarà cruciale la solidità delle componenti interne della domanda una volta che si saranno esaurite le misure di stimolo introdotte dai governi all’inizio della crisi. Corrispondenti incertezze circondano lo scenario per l'economia italiana”. “Con la manovra approvata dal Senato e inviata alla Camera – si legge nel bollettino - l'Italia ha confermato i suoi obiettivi per i conti pubblici”. “In presenza di forti turbolenze sul mercato dei titoli di Stato di alcuni paesi dell'area - spiega via Nazionale - il Governo ha anticipato le misure di correzione dei conti pubblici italiani per assicurare il rispetto degli obiettivi fissati. Esse mirano a ridurre l'indebitamento netto di circa 12 miliardi nel 2011 e di 25 l'anno nel 2012-13 rispetto ai valori tendenziali”. “L’inflazione sui dodici mesi, dopo un rialzo all'inizio del 2010 indotto dalla componente energetica, si e' stabilizzata intorno all'1,5 per cento, anche nella definizione al netto delle componenti più volatili; viene contenuta dalla perdurante debolezza dei consumi delle famiglie; in giugno è scesa all'1,3%. Dall'inizio dell'anno la crescita tendenziale dei prezzi dei beni non alimentari e non energetici si e' mantenuta poco sotto l'1 per cento; quella dei servizi e' rimasta su livelli storicamente molto bassi. Sulla base dell'indice armonizzato tra i paesi dell'area dell'euro, il differenziale di inflazione dell'Italia nei confronti della media dell'area si e' annullato a partire da marzo; nello scorso biennio era risultato pressoché sempre positivo”.

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