Bankitalia: ripresa ancora debole, pesa il ristagno dei consumi

Bankitalia: ripresa ancora debole, pesa il ristagno dei consumi

Nel Bollettino Economico di aprile Via Nazionale sottolinea che il reddito disponibile delle famiglie "è calato di oltre due punti percentuali in termini reali nella media dello scorso anno". Uno stimolo temporaneo dovrebbe arrivare dagli incentivi.

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15 aprile 2010
“In Italia la ripresa economica è ancora debole”

“In Italia la ripresa economica è ancora debole”. Lo afferma la Banca d’Italia nel Bollettino Economico di aprile aggiungendo che “sulle prospettive di crescita pesano la debolezza della domanda interna e la lenta ripresa dell’export”. Il reddito disponibile delle famiglie “è calato di oltre due punti percentuali in termini reali nella media dello scorso anno”. Tuttavia, “uno stimolo temporaneo ai consumi” dovrebbe arrivare, a partire da aprile, grazie agli incentivi decisi dal governo.

Per quanto riguarda in particolare i consumi delle famiglie, Bankitalia sottolinea che “hanno ristagnato nel quarto trimestre del 2009, dopo essere cresciuti di oltre mezzo punto percentuale in quello precedente. La contrazione degli acquisti di beni semidurevoli (-2,2% sul trimestre precedente) e durevoli (-1,4%, nonostante lo stimolo proveniente dagli incentivi alla rottamazione scaduti a dicembre) è stata compensata dal rialzo dei consumi di beni non durevoli (0,6%), il primo dopo sei cali consecutivi. La spesa in servizi è rimasta stazionaria”.

Inoltre, da Palazzo Koch si rileva che “nei mesi più recenti si sono ulteriormente ridotte le vendite al dettaglio (-0,3% in gennaio, in volume e al netto dei fattori stagionali)” e

“sulla fiducia delle famiglie pesa il maggiore pessimismo circa la situazione economica generale del Paese e l’accresciuta preoccupazione sulle condizioni del mercato del lavoro: la percentuale dei consumatori intervistati che prevede un forte aumento della disoccupazione nei prossimi dodici mesi è salita oltre il 30% in marzo, il doppio di quanto registrato lo scorso luglio. Incide sui giudizi dei consumatori anche il deterioramento dei bilanci familiari: le prospettive di risparmio sono viste come sensibilmente meno favorevoli”. Inoltre “le percezioni d’inflazione sono aumentate nell’ultimo semestre, in sintonia con la risalita dell’indice dei prezzi al consumo”.

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