Bce: "graduale ripresa già nel 2013"

Bce: "graduale ripresa già nel 2013"

Nel bollettino di agosto la Banca centrale europea prevede una "graduale ripresa dell'attività economica nel prosieguo dell'anno e nel 2014". Necessaria una "più rapida attuazione delle riforme strutturali": rimuovere le rigidità nel mercato del lavoro gioverà particolarmente alle pmi.

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8 agosto 2013

Per i Paesi dell'euro si profila una "graduale ripresa dell'attivita' economica nel prosieguo dell'anno e nel 2014". Ma nel contempo "le condizioni del mercato del lavoro permangono deboli". Lo scrive la Bce nel Bollettino di agosto. La ripresa, si legge ancora, sarà sostenuta "da un orientamento di politica monetaria che continua a essere mirato a mantenere il grado di accomodamento monetario richiesto dalle prospettive per la stabilità dei prezzi e a favorire condizioni stabili nel mercato monetario". In prospettiva, infatti, prosegue "l'orientamento di politica monetaria resterà accomodante finché sarà necessario". La Banca centrale europea ripete poi il suo appello a non vanificare gli sforzi compiuti sul fronte del risanamento e potenziarne invece gli effetti andando avanti con le riforme economiche: "i Paesi dell'area dell'euro non dovrebbero vanificare gli sforzi già compiuti allo scopo di ridurre i disavanzi pubblici. Al centro andrebbero poste strategie di bilancio favorevoli alla crescita e dotate di una prospettiva di medio termine che coniughino il miglioramento della qualità e dell'efficienza dei servizi pubblici con la riduzione al minimo degli effetti distorsivi dell'imposizione fiscale". "Per potenziare l'impatto complessivo di tali strategie - aggiunge l'istituto di Francoforte - gli Stati membri devono procedere a una più rapida attuazione delle necessarie riforme strutturali al fine di promuovere la competitività, la crescita e la creazione di posti di lavoro", come "la rimozione delle rigidità nel mercato del lavoro, la riduzione degli oneri amministrativi e il rafforzamento della concorrenza nei mercati dei beni e servizi saranno di particolare giovamento per le piccole e medie imprese". Misure di riforma strutturale, queste, "essenziali per abbassare il livello attualmente elevato di disoccupazione, in particolare tra le fasce più giovani della popolazione dell'area dell'euro".

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