BCE: "IL PROTEZIONISMO RALLENTA LA CRESCITA"

BCE: "IL PROTEZIONISMO RALLENTA LA CRESCITA"

"L'impatto del protezionismo sulla crescita economica e sul benessere delle persone è sostanzialmente negativo". "Contro le crescenti spinte protezionistiche serve una maggiore vigilanza".

DateFormat

21 febbraio 2009
La Bce lancia l’allarme protezionismo: “non favorisce la crescita”

La Bce lancia l’allarme protezionismo: “non favorisce la crescita”

 

Nel bollettino mensile di febbraio, la Banca Centrale Europea dedica ampio spazio alla valutazione delle tendenze mondiali in materia di protezionismo. Partendo da un distinzione tra misure (ad esempio tariffarie e non tariffarie) e spinte protezionistiche, l’Eurotower sottolinea come a oggi “non esistano prove importanti di un aumento delle prime ma allo stesso tempo si riscontrano segnali chiari di un'intensificazione delle seconde in determinate regioni del mondo (anche se il sostegno alla globalizzazione resta solido nelle economie di mercato emergenti)”. La Bce sottolinea inoltre che “l’impatto del  protezionismo sulla crescita economica e sul benessere delle persone è  sostanzialmente negativo ma la sua entità varia notevolmente da un paese all'altro e dipende in misura fondamentale dal contesto macroeconomico”. “Dunque – si legge nel Bollettino – contro le crescenti spinte protezionistiche serve una maggiore vigilanza”. Per quel che riguarda le misure anticrisi adottate dai governi europei, l’Istituto di Francoforte evidenzia che “questi interventi dovrebbero contribuire a ripristinare la fiducia nel sistema finanziario e ad allentare le limitazioni nell'offerta di  credito alle famiglie e alle imprese. Affinché tali misure  favoriscano efficacemente una ripresa durevole è di primaria  importanza che restino mirate e di carattere temporaneo, in modo da  mantenere una prospettiva di medio periodo orientata alla stabilità  nella conduzione delle politiche macroeconomiche”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca