BCE: "IL PROTEZIONISMO RALLENTA LA CRESCITA"
BCE: "IL PROTEZIONISMO RALLENTA LA CRESCITA"
La Bce lancia l’allarme protezionismo: “non favorisce la crescita”
Nel bollettino mensile di febbraio, la Banca Centrale Europea dedica ampio spazio alla valutazione delle tendenze mondiali in materia di protezionismo. Partendo da un distinzione tra misure (ad esempio tariffarie e non tariffarie) e spinte protezionistiche, l’Eurotower sottolinea come a oggi “non esistano prove importanti di un aumento delle prime ma allo stesso tempo si riscontrano segnali chiari di un'intensificazione delle seconde in determinate regioni del mondo (anche se il sostegno alla globalizzazione resta solido nelle economie di mercato emergenti)”. La Bce sottolinea inoltre che “l’impatto del protezionismo sulla crescita economica e sul benessere delle persone è sostanzialmente negativo ma la sua entità varia notevolmente da un paese all'altro e dipende in misura fondamentale dal contesto macroeconomico”. “Dunque – si legge nel Bollettino – contro le crescenti spinte protezionistiche serve una maggiore vigilanza”. Per quel che riguarda le misure anticrisi adottate dai governi europei, l’Istituto di Francoforte evidenzia che “questi interventi dovrebbero contribuire a ripristinare la fiducia nel sistema finanziario e ad allentare le limitazioni nell'offerta di credito alle famiglie e alle imprese. Affinché tali misure favoriscano efficacemente una ripresa durevole è di primaria importanza che restino mirate e di carattere temporaneo, in modo da mantenere una prospettiva di medio periodo orientata alla stabilità nella conduzione delle politiche macroeconomiche”.