Bce: la recessione rallenta, ripresa graduale dal 2010

Bce: la recessione rallenta, ripresa graduale dal 2010

Nel Bollettino statistico di settembre la Banca centrale europea ribadisce che dovrebbe essere terminata la "significativa contrazione dell'attività economica" e si attende ora "un periodo di stabilizzazione e ripresa molto graduale".

DateFormat

10 settembre 2009
Nel terzo trimestre 2009 il prodotto interno lordo di Eurolandia dovrebbe vedere una “ulteriore stabilizzazione” dopo il calo

Nel terzo trimestre 2009 il prodotto interno lordo di Eurolandia dovrebbe vedere una “ulteriore stabilizzazione” dopo il calo di appena lo 0,1% del secondo. La previsione è della Banca centrale europea, che nel suo Bollettino statistico di settembre ribadisce che dovrebbe essere terminata la “significativa contrazione dell’attività”, e si attende ora “un periodo di stabilizzazione e ripresa molto graduale”. Il tasso annuo di variazione del Pil in termini reali risulterebbe negativo, nella media del 2009, fra il -4,4% e il -3,8% (contro la forbice tra il -5,1% e il -4,1% stimata in precedenza); nel 2010 si porterebbe su un livello compreso tra il -0,5% e il +0,9% (contro la forbice tra il -1% e il +0,4% stimata in precedenza).

Tuttavia, il rapporto debito/Pil in aumento e le garanzie statali alle aziende rappresentano una “grave minaccia” per la sostenibilità dei conti pubblici di Eurolandia. Da qui la “urgente necessità” di misure di risanamento. L’aggiustamento strutturale dei conti, con la ripresa, “dovrebbe raggiungere almeno l’1% del Pil”.

Quanto al mondo del lavoro, l’Eurotower scrive che “ci si può attendere per i prossimi mesi una serie di ulteriori moderati incrementi del tasso di disoccupazione nell’area dell’euro”, dopo che questo ha raggiunto il 9,5% a luglio. Mentre l’attuale fase di inflazione bassa o negativa è destinata a durare ancora poco e già nella seconda parte dell’anno l’inflazione tornerà “su valori positivi” con una dinamica dei prezzi “moderata nell’orizzonte temporale rilevante per la politica monetaria”. La stabilità dei prezzi, per la Bce, è quindi “preservata nel medio periodo e continuerà a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie dell’area dell’euro”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca