Bce: Pmi in crisi, accesso al credito sempre più difficile

Bce: Pmi in crisi, accesso al credito sempre più difficile

Bollettino economico della Banca Centrale Europea. La situazione finanziaria delle Pmi dell'area dell'euro "è deteriorata". "I mercati del lavoro continuano a indebolirsi".

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10 maggio 2012

Graduale ripresa nell'area dell'euro nel corso dell'anno. A sostenerlo e' la Bce nel bollettino
mensile di maggio. Gli indicatori disponibili per il primo trimestre, sottolinea l'Istituto di Francoforte, ''restano coerenti con lo stabilizzarsi dell'attivita' su un livello modesto. I segnaliprovenienti dalle ultime indagini congiunturali per l'area dell'euro mettono in luce un contesto caratterizzato da incertezza. Al tempo stesso, vi sono indicazioni del procedere della ripresa su scala mondiale''. Su un orizzonte temporale piu' lungo, il Consiglio direttivo della Bce ''continua ad attendersi che in corso d'anno l'economia dell'area dell'euro registri un graduale recupero, favorito dalla domanda estera, dai tassi di interesse a breve termine molto contenuti nell'area e da tutte le misure adottate per promuovere il buon funzionamento dell'economia dell'area. Vi e' nondimeno l'aspettativa che la dinamica di fondo della crescita continui a essere frenata dalle tensioni residue in alcuni mercati del debito sovrano dell'area dell'euro e dal loro impatto sulle condizioni di credito, nonche' dal processo di aggiustamento dei bilanci nei settori finanziario e non finanziario e dall'elevata disoccupazione''. Nel periodo fra ottobre 2011 e marzo 2012, caratterizzato dall'indebolimento dell'attivita' economica nell'area dell'euro rispetto ai sei mesi precedenti, la situazione finanziaria delle Pmi dell'area dell'euro ''e' deteriorata''. Nel complesso, la principale preoccupazione segnalata da gran parte delle pmi era la 'ricerca di clienti' (27%, in rialzo dal 23% della precedente edizione dell'indagine). L'importanza dell'accesso aifinanziamenti e' rimasta sostanzialmente invariata fra le preoccupazioni delle pmi dell'area dell'euro (17%, a fronte del 16% nell'indagine precedente), restando al disotto del massimo raggiunto nella seconda meta' del 2009 (19%), mentre e' risultata minore per le imprese di grandi dimensioni. Nel periodo ottobre 2011-marzo 2012 le pmi hanno avvertito un ulteriore deterioramento della disponibilita' di prestiti bancari (20% in termini netti, in aumento rispetto al 14%della precedente rilevazione). Il peggioramento segnalato è stato tuttavia inferiore a quello del 2009 (30% circa). Per quanto concerne le altre fonti di finanziamento esterno, le PMI hanno riportato un ulteriore deterioramento anche della disponibilita' di scoperti bancari e credito al commercio.

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