Bce: "recessione grave e sincronizzata"

Bce: "recessione grave e sincronizzata"

Nel bollettino mensile la Banca Centrale Europea sottolinea che "le prospettive per la crescita economica internazionale restano estremamente incerte a causa della volatilità dei mercati finanziari e i rischi orientati verso il ribasso".

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22 gennaio 2009
Bce: “recessione grave e sincronizzata”

Bce: “recessione grave e sincronizzata”

 

“L’economia mondiale sta attraversando una fase di recessione grave e sincronizzata”. Lo rileva la Bce nel suo bollettino mensile sottolineando come “le prospettive per la crescita economica internazionale rimangano estremamente incerte a causa della volatilità dei mercati finanziari e i rischi orientati verso il ribasso”. La situazione di persistente debolezza e la notevole incertezza richiedono prudenza da parte dei governi. La Bce sottolinea che è “indispensabile che tutte le parti coinvolte contribuiscano a gettare solide basi per una ripresa durevole” e in quest’ottica è di “primaria importanza mantenere un atteggiamento disciplinato e una prospettiva di medio periodo nella conduzione delle politiche macroeconomiche perseguendo un approccio sostenibile e orientato alla stabilita'. E' questo il modo migliore di preservare e promuovere la fiducia”. La Bce ripete che le misure straordinarie varate dai governi dovrebbero contribuire ad assicurare l’affidabilità del sistema finanziario e ad allentare le limitazioni nell’offerta di credito a imprese e famiglie. Offerta in contrazione negli ultimi mesi anche se la Bce afferma che sono necessari ulteriori dati in merito a “intensità e portata delle limitazioni nell’offerta di credito”. La Bce torna inoltre a sollecitare i governi alla prudenza nelle politiche economiche. la difficile situazione “richiede cautela nell'adottare vaste misure di stimolo fiscale, tenendo conto delle particolari condizioni di bilancio di ciascun Paese”. Secondo la Bce gli stabilizzatori automatici daranno un “impulso fiscale relativamente ampio e vigoroso a un’economia in fase di rallentamento”. Nel complesso i piani anticrisi già varati dai vari paesi “comportano oneri considerevoli per le finanze pubbliche in numerosi paesi dell'area euro. Se non saranno riassorbiti a tempo debito peseranno in modo particolarmente negativo sulle nuove generazioni e su quelle future. E’ indipensabile ristabilire quanto prima un impegno credibile a favore degli obiettivi di bilancio a medio termine. L'allentamento significativo delle politiche di bilancio e il connesso incremento del debito non dovrebbero in ogni caso rischiare di minare la fiducia del pubblico nella sostenibilità dei conti riducendo l'efficacia dello stimolo fiscale”. La Bce poi sottolinea che la fase di debolezza dell'economia e di elevata incertezza “rende necessario rafforzare la capacità di tenuta e la flessibilità dell’economia nell'area euro”. Le riforme dei mercati dei beni e servizi ''dovrebbero promuovere la concorrenza e accelerare un'efficace ristrutturazione, mentre quelle dei mercati del lavoro dovrebbero contribuire ad agevolare un adeguato processo di formazione dei salari, nonché  la mobilità del lavoro a livello settoriale e regionale”. La Bce pertanto ravvisa in questa fase l'esigenza di “catalizzare l'attuazione delle necessarie riforme interne in linea con il principio di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza”.

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