Bce: "riforme strutturali essenziali per la crescita"

Bce: "riforme strutturali essenziali per la crescita"

Bollettino di ottobre della Banca Centrale Europea. "La ripresa rallenterà nella seconda parte dell'anno". "In manovre 2011 serve risanamento ambizioso dei conti".

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14 ottobre 2010
Si profila una ripresa economica a ritmi “moderati” nell’area euro sul secondo semestre dell’anno, tra “perduranti incertezze”

Si profila una ripresa economica a ritmi “moderati” nell’area euro sul secondo semestre dell’anno, tra “perduranti incertezze” ma con la dinamica di fondo che resta “positiva”. Nel suo ultimo bollettino mensile la Banca centrale europea ribadisce un quadro previsionale che, la scorsa settimana, ha visto il Consiglio direttivo confermare ancora una volta i livelli dei tassi di interesse, al minimo storico dell’1%. Anche la dinamica dell'inflazione è attesa a valori moderati e in questo quadro i banchieri centrali hanno nuovamente ritenuto che gli attuali livelli del costo del danaro risultano "adeguati", si legge. Nel guardare l'insieme dei rischi, potenzialmente positivi o negativi che circondano l’economia, secondo la Bce il bilancio è leggermente orientato verso il rallentamento. “Da un lato, il commercio mondiale potrebbe continuare a crescere più rapidamente delle attese, sostenendo le esportazioni. Dall'altro lato, permangono timori riguardo al riemergere di tensioni nei mercati finanziari”. “Inoltre – ha osservato la Bce - i rischi al ribasso sono connessi a nuovi rincari del petrolio e di altre materie prime, a spinte protezionistiche e a una possibile correzione disordinata degli squilibri internazionali”. “I bilanci pubblici dei paesi dell’area euro sul 2011  - prosegue il bollettino - devono riflettere l'impegno a conseguire un risanamento fiscale ambizioso, in linea con gli obblighi assunti”. “Occorrono piani di risanamento pluriennali credibili, che rafforzeranno la fiducia dei cittadini nella capacità dei governi di restituire sostenibilità alle finanze pubbliche, e in questo modo faranno attenuare i rendimenti richiesti dai mercati sui loro titoli di Stato”. “Alcuni paesi – ha aggiunto la Bce - devono affrontare sfide importanti ed è necessario intraprendere un’azione correttiva che sia immediata, ambiziosa e convincente”. E come fa da mesi, l’istituzione monetaria accompagna le esortazioni alla disciplina di bilancio a forti richiami anche sulla necessità di procedere a riforme volte a rendere più vigorosa l'economia. “L’urgente attuazione di riforme strutturali di ampia portata è essenziale – ha detto la Bce - per migliorare le prospettive di una maggiore crescita sostenibile. I paesi che negli anni passati hanno subito perdite di competitività devono procedere a riforme strutturali, così come quelli che soffrono di disavanzi di bilancio o commerciali elevati”. “E uno dei versanti su cui è maggiormente necessario intervenire è quello del mercato del lavoro. Eliminare le rigidità del mercato del lavoro e potenziare la crescita della produttività favorirebbero ulteriormente il processo di aggiustamento di tali economie”. Inoltre, “stimolare la concorrenza nei mercati dei beni e soprattutto dei servizi agevolerebbe la ristrutturazione nel settore industriale – ha aggiunto la Bce - e incoraggerebbe l'innovazione e l'adozione di nuove tecnologie. Profonde riforme risultano particolarmente necessarie nei paesi che in passato hanno subito una perdita di competitività o che al momento soffrono di disavanzi nei conti pubblici e disavanzi esterni elevati”.

 

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