BENZINA, FIGISC: "DALLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI SOLO ACCUSE INFONDATE"

BENZINA, FIGISC: "DALLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI SOLO ACCUSE INFONDATE"

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18 settembre 2008
Benzina, Figisc: “dalle associazioni dei consumatori solo accuse infondate”

Benzina, Figisc: “dalle associazioni dei consumatori solo accuse infondate”

 

“Se la tesi di coloro che si qualificano come difensori dell’interesse dei consumatori è quella che negli ultimi due mesi la quotazione del greggio è calata del 35-40 % mentre il prezzo alla pompa in Italia è rimasto fermo, ebbene tale tesi è del tutto erronea sul piano dei dati e del tutto disinformante degli interessi che si pretende di tutelare”: è il commento di Luca Squeri, presidente di Figisc-Confcommercio, sulle dichiarazioni dei consumatori sul caro benzina.

“Confrontando il dato puntuale di due mesi (17 luglio e 18 settembre 2008) – ha proseguito Squeri - il prezzo medio di riferimento alla pompa dei maggiori marchi petroliferi sul mercato italiano è passato da 1,556 a 1,454 euro/litro per la benzina (-6,55 %) e da 1,556 a 1,389 euro/litro per il gasolio (-10,73): i prezzi alla pompa, dunque, non sono affatto rimasti fermi. La quotazione del greggio  è passata da 134,16 a 92,15 dollari/barile, ma in euro/barile da 84,65 a 64,78, con una flessione reale (il cambio dollari/euro ha perso in due mesi un buon 10,25 %) pari al 23,47% e non già del 35-40%, come asseriscono talune associazioni dei consumatori”

“Le diminuzioni reali che si riscontrano nel prezzo alla pompa (rispettivamente –6,55 e –10,73% rispetto a due mesi or sono), quindi, sono più che in linea con l’andamento reale del mercato internazionale, dimostrando, con i fatti, l’insussistenza delle varie accuse di speculazione, asimmetria o doppia velocità dei prezzi. La pretesa delle associazioni dei consumatori che le flessioni del greggio, piuttosto che del cambio, incidano su tutto il prezzo finale è una ricorrente argomentazione del tutto infondata e fuorviante, dal momento che a fare la parte del leone in un rifornimento è anzitutto la componente fiscale”, ha concluso il presidente della Figisc.

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