Benzina: gestori verso nuovi scioperi

Benzina: gestori verso nuovi scioperi

Figisc-Anisa Confcommercio e Fegica-Cisl lamentano lo "svuotamento di ogni funzione di concertazione del tavolo ministeriale voluto dal ministro Bersani" sul ddl liberalizzazioni. Imminente la ripresa delle agitazioni.

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12 aprile 2007
BENZINAI: DA GOVERNO SEGNALI CHIUSURA; VERSO NUOVI SCIOPERI = (AGI) - Roma, 12 apr

Benzina: gestori verso nuovi scioperi

 

Si profilano nuovi scioperi dei benzinai. Lo annunciano i gestori, che lamentano lo “svuotamento di ogni funzione di concertazione del tavolo ministeriale voluto dal ministro Bersani� sul ddl liberalizzazioni. “La categoria e' costretta - spiegano Luca Squeri e Roberto Di Vincenzo, rispettivamente presidente nazionale e segretario generale di Figisc-Anisa Confcommercio e Fegica-Cisl - a prendere atto, nonostante tutte le disponibilità finora offerte dai gestori, dei reiterati segnali di chiusura, che non possono che preludere ad una ripresa delle agitazioni ed una imminente calendarizzazione di nuove chiusure degli impianti�.

Alla base delle agitazioni dei benzinai, che già nei mesi scorsi hanno portato a scioperi degli impianti contro il nuovo processo di liberalizzazioni, ci sono alcune norme contenute nel ddl Bersani che, secondo i gestori, aprono alla grande distribuzione penalizzando la categoria.

“Le proposte presentate dal coordinamento delle Regioni che costituisce, con gli operatori del settore, il tavolo di trattativa presso il Ministero dello Sviluppo economico,  non modificano minimamente l’impostazione voluta dal Governo�, sottolineano in una nota i gestori parlando di un “quadro di assoluta chiusura ad ogni tipo di richiesta di ascolto avanzata dalla categoria�.

Un “quadro che - spiegano Squeri e Di Vincenzo - è inoltre aggravato dalle continue accelerazioni dell’iter normativo del disegno di legge Bersani, che svuotano di fatto ogni funzione di concertazione di quel tavolo ministeriale voluto dallo stesso ministro Bersani�. Mentre il ministro “si era assunto l’impegno di raccogliere le istanze proposte e sostenere il loro inserimento all’interno del medesimo ddl, riuscendo così ad ottenere la sospensione delle agitazioni già proclamate dai gestori�, si registra anche “l’immotivato rifiuto alle richieste d’incontro avanzate dalle organizzazioni di categoria da parte di Daniele Capezzone, presidente della Commissione Industria della Camera, nella quale è iniziato l’esame del ddl e la procedura d’urgenza che dimezza i tempi dell’esame parlamentare�.

 

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