Benzinai: la concorrenza c'è e si vede

Benzinai: la concorrenza c'è e si vede

Nella sede di Confcommercio a Roma si è tenuta una tavola rotonda organizzata dalla Figisc per presentare il "Libro bianco sulla concorrenza". Il presidente Squeri: "la ricerca mostra un'immagine di reale concorrenza dei prezzi nella rete distributiva".

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3 aprile 2008
Benzinai: la concorrenza c’è e si vede

Benzinai: la concorrenza c’è e si vede

 

Nella sede nazionale di Confcommercio a Roma si è tenuta una tavola rotonda per presentare la ricerca realizzata da Figisc e Anisa su “La distribuzione carburanti: libro bianco sulla concorrenzaâ€�. Hanno partecipato il presidente Figisc-Anisa Confcommercio, Luca Squeri, il presidente dell’Unione Petrolifera, Pasquale De Vita, il presidente di Assopetroli, Enrico Risaliti, il responsabile Energia e Ambiente di Adiconsum, Pieraldo Isolani, il senatore di Forza Italia Giorgio Straguadagno e Francesco De Angelis, assessore per le attività produttive della Regione Lazio, candidato Pd. Il presidente Squeri introducendo la ricerca, ha sottolineato che “l’immagine della rete distributiva dei carburanti che emerge dall’indagine è ben diversa da quella purtroppo consueta che addebita al sistema distributivo italiano la responsabilità dell’aumento dei prezzi della benzina in un mercato senza concorrenzaâ€�. “I risultati della ricerca â€" ha osservato Squeri â€" hanno smentito seccamente questo pregiudizio, rivelando in primo luogo che esiste una varietà di prezzi diversi all’interno di ogni campione che trascende di gran lunga la varietà dei marchi petroliferi in competizione: esiste un prezzo diverso ogni due impiantiâ€�. “Il nostro lavoro â€" ha infine precisato precisato il presidente Figisc-Anisa - evidenzia che nello stesso bacino d'utenza chi predilige lo sconto, scegliendo il fai da te, può arrivare su mille litri l’anno a un risparmio di 150 euro all’annoâ€�. Secondo il presidente dell’Unione Petrolifera Pasquale De Vita “oggi in Italia “possiamo comprare la benzina allo stesso prezzo della media europea. “Sul mercato interno â€" ha spiegato De Vita - ci sono ripercussioni dei prezzi dei prodotto petroliferi internazionali. Come Unione stiamo osservando con attenzione e vediamo che i prezzi italiani sono allineati con quelli europei, non c'è differenza, la forbice non si è allargataâ€�.

Secondo De Vita, però, gli aumenti dei carburanti “stanno giustificando aumenti che non c'entrano con i carburanti: qualcuno autorizza con gli aumenti dei prezzi dei carburanti, ad esempio, gli aumenti dei prezzi delle zucchine, che hanno un aumento molto più alto di quanto incida effettivamente il prezzo del gasolio per il trasporto�.

Il prezzo del gasolio “è aumentato â€" ha concluso De Vita â€" perché sul mercato internazionale costa di più, in quanto c'è stata una forte richiesta. Questo è un nuovo assetto di mercatoâ€�. Per i consumatori è intervenuto il responsabile Energia e Ambiente di Adiconsum, Pieraldo Isolani che ha sottolineato come la legittima difesa del settore non possa passare attraverso un no a priori all’ingresso della Gdo. “Se l’Ue ha aperto una procedura d’infrazione sulla rete distributiva â€" ha osservato Isolani - un motivo ci saràâ€�. Pronta la replica del presidente di Assopetroli Enrico Risaliti: “contestiamo fortemente l’idea che siamo fuori concorrenzaâ€�. “Noi non siamo degli affossatori così come non lo sono gli operatori del settoreâ€�. “Bisognerebbe cominciare a guardare le tante cose positive che offre la nostra rete di distribuzione - ha sottolineato Risaliti - invece che battere sempre e solo sul tema dei prezziâ€�. 

La ricerca della Figisc è stata effettuata il 19 febbraio scorso su 1.300 impianti in dieci grandi città capoluogo, nella provincia di Padova e in Friuli Venezia Giulia. “Dai dati - si legge nel libro bianco - emerge che non solo esistono prezzi diversi, ma che le differenze tra i prezzi sono spesso rimarchevoli: il delta tra la media dei prezzi praticati e quelli che si possono definire i prezzi minimi della piazza può andare da un minimo di 3,7 fino a 15 centesimi al litro sulla stessa piazza. Il che significa che, all’interno dei singoli campioni testati, il consumatore può trovare opportunità di prezzi che fanno abbassare il costo di un pieno da 1,5 fino a 6 euro rispetto alla media�. Tradotto sulla base di un consumo di 1.000 litri all’anno, il valore complessivo del risparmio va da un minimo di 37 euro nella provincia di Padova e Napoli a un massimo di 152 euro per il gasolio venduto a Roma.

 

 

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